La casa automobilistica di Stoccarda, Mercedes, ha snocciolato una parte delle novità che ha in serbo per il futuro del segmento C della propria gamma, che oggi è rappresentato da Mercedes Classe A (giunta alla sua seconda generazione) e da Mercedes Classe B (che, al contrario, è ancora alla prima generazione). Quest’ultima verrà presentata durante l’anno venturo: pare che una concept car anticipatrice sarà svelata già al prossimo Salone di Ginevra, in programma per marzo. Per Mercedes Classe A, invece, si dovrà attendere del tempo aggiuntivo. Per entrambe, la piattaforma sarà una nuova base progettata da Mercedes, che verrà brevettata durante il prossimo gennaio: il pianale MFA, Mercedes Front-drive Architecture.
La peculiarità di questa piattaforma risiede nel fatto che potrà essere sfruttata per qualsiasi tipologia di propulsione e, per assurdo, permetterà di mettere a punto versioni ibride (con due motori e la batteria e tutto ciò che ne consegue) o totalmente elettriche (idem) di Mercedes Classe A e Mercedes Classe B. Senza dover mettere mano, per questa motivazione, alla struttura del pianale. Ma anche versioni ad idrogeno o a gas naturale (metano), che necessitano dell’installazione delle bombole sotto la pavimentazione. Un futuro verde, che sta tutto in pochi metri di piattaforma. Possibile, non certo.
Una delle sicurezze che Mercedes ha dato, al contrario, proprio in merito alla zona più bassa del personale listino (più contenuta per prezzo, dimensioni, potenze), è la modalità di rivoluzione delle due vetture citate poche parole fa, Mercedes Classe A e Mercedes Classe B. La nuova generazione di Classe B rimarrà, sostanzialmente, un Multi Purpose Vehicle, con una carrozzeria sviluppata in altezza, abitacolo confortevole, spazio per passeggeri e bagagli, sedute multi-configurabili. Per quanto riguarda la più piccola delle due, Classe A, questa perderà la veste da monovolume, per acquisire maggiore aggressività e sportività: tetto basso, posizione arcuata, design energico. Diventerà, tradotto in soldoni, una vera e propria media, come quelle che piacciono agli europei. Anche lo stile si evolverà: con probabilità forte, la parentela stilistica di Classe A e Classe B sarà meno stretta, così da delimitare bene il rispettivo bacino d’utenza.
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