Nelle prossime settimane arriverà nelle concessionari Mercedes la nuova Classe A, nella versione totalmente rinnovata presentata dalla case di Stoccarda al Salone di Ginevra.
La Classe A 2012 è una piccola grande rivoluzione in casa Mercedes che segna una forte discontinuità dal modello di cui eredita il nome. Non più un auto “per la signora” ma un modello accattivante, giovane e adatto, in generale, ad un pubblico più ampio.
In occasione della tappa di Marina di Pietrasanta del tour promozionale estivo di Mercedes abbiamo avuto modo di conoscere da vicino la vettura e di provare su strada la Classe A 250 con pacchetto Exclusive AMG.
La nuova Classe A
L’Italia è il paese in cui la “vecchia” Classe A ha dato a Mercedes le migliori soddisfazioni. Vendite ottime e straordinaria riconoscibilità del modello. E’ anche il paese in cui, più di ogni altro, la Classe A era associata ad un segmento demografico ben preciso.
E’ per questo, forse, che nel nostro paese la visione delle linee della nuova Classe A riserverà un piccolo shock a chi ha in mente la monovolume dalla guida alta e le linee gentili.
E’ uno shock piacevole, però, perché il nuovo modello, che dal punto di vista costruttivo con il precedente condivide ben poco, ha linee interessanti, più aerodinamiche, con un look velatamente sportivo e sicuramente molto, molto più adatto a questo decennio.
E’ la risposta Mercedes al mercato delle vetture comunemente definite compatte premium, in una formula utile anche ad esplorare nuovi “orizzonti” (in primis il mercato statunitense) fino ad ora preclusi alla “piccola Mercedes per le signore”.
Modelli e Motorizzazioni
La nuova Classe A è disponibile in 6 motorizzazioni standard, tutte con tecnologia BlueEFFICIENCY, più una versione 250 Sport Engineered by AMG che sarà disponibile più avanti quest’anno. Fra i tre diesel troviamo la 180CDI da 1461cc con cambio a 6 marce manuale (109CV), la versione 180CDI da 1796cc da 109CV con cambio automatico 7G-DCT a doppia frizione e la più performante A200 CDI, con la stessa cilindrata, ma 136 cavalli sotto il cofano e la possibilità di scegliere fra cambio manuale o automatico.
Le motorizzazioni benzina sono pure tre e si parte con la A180, un 1600cc da 122CV con cambio manuale a sei marce oppure automatico 7G-DCT (opzionale). Si sale poi con la A200, un 1600cc, 115CV e si arriva al modello top di gamma, la A250, un 2000cc da 211CV, disponibile solo con cambio automatico 7G-DCT che è una vera e propria chicca per gli amanti della guida sportiva. E’ il modello che abbiamo avuto la possibilità di testare, nella versione Exclusive con customizzazioni degli interni e della carrozzeria firmati AMG.
Lo schema completo con tutti i dati tecnici dei modelli disponibili è presente sul sito di Mercedes Benz in un comodo formato consultabile online.
Galleria – la nuova Classe A 2012
Classe A250 – La prova su strada
Durante la tappa di Marina di Pietrasanta del tour promozionale di Mercedes abbiamo avuto modo di approfondire la conoscenza della nuova Classe A e di provare il modello A250 benzina da 211 cavalli.
Non si tratta ovviamente del modello commercialmente più “rilevante”, visti i costi e la dotazione sportiva, ma la A250, con la personalizzazione del pacchetto Exclusive AMG è certamente il più divertente da guidare e ci ha piacevolmente confermato l’esperienza e la cura dei dettagli di Mercedes.
Il rinnovamento della linea non poteva essere più drastico di così e il modello A250 evidenzia in maniera spiccata la vocazione sportiva della nuova Classe A.
C’è, evidente, un riuscito tentativo di unificazione delle linee, che frontalmente riprendono l’aspetto elegante dei modelli di classe superiore.
Questa A250 con pacchetto Exclusive AMG drammatizza fortemente questa tendenza, con prese d’aria frontali e posteriori che rendono più aggressivo il look del modello, un vero piacere per gli occhi degli amanti delle sportive della casa di Stoccarda.
Spiazzante al primo impatto, data la grandissima quantità di dotazioni e optional, l’abitacolo si fa subito accogliente. Bastano pochi minuti per prendere confidenza con la postazione di guida, mentre per tutte le dotazioni tecnologiche che l’auto ci mette a disposizione la curva di apprendimento potrebbe risultare leggermente più lunga e qualche spiegazione ad hoc da parte del team Mercedes ci è stata necessaria per familiarizzare più velocemente con l’elettronica di bordo.
Gli interni AMG, in pelle nera con cuciture rosse a vista, prese d’aria che richiamano quelle dei modelli sportivi di classi superiori e cruscotto in fibra di carbonio, caratterizzano fortemente il modello. La caratterizzazione è particolarmente marcata e se certamente piacerà ai clienti che ricercano il “feel” sportivo grazie anche al volante appiattito in basso, potrebbe non piacere ad altre fasce di utenza più “familiare”, cui questo modello certamente non è destinato.
I volumi della nuova Classe A, in questa versione da 211 cavalli come negli altri modelli più commerciali, non hanno nulla a che spartire con la “vecchia” Classe A. Se guidatore e passeggero hanno a disposizione parecchio spazio, altrettanto non si può dire per chi siede dietro, perché la conformazione della vettura (come avviene per altri modelli di questo segmento) sacrifica in maniera significativa gli spazi dei tre passeggeri posteriori (la vettura è omologata per 5) e la loro comodità.
Esperienza di guida
Il modello A250 che abbiamo avuto modo di testare è disponibile con il solo cambio 7G-DCT, un automatico a sette marce e doppia frizione che nulla toglie al piacere di guida di questa sportiva.
All’accensione è possibile scegliere fra tre modalità di guida: E come Ecology, Efficiency, Economy o qualsiasi altro termine con la E che suggerisca una guida volta al risparmio del carburante, ottima per i percorsi cittadini di tutti i giorni; S come Sport, con rapporti più corti e sospensioni più dure e divertimento assicurato; M come Manuale per utilizzare il cambio sequenziale al volante e padroneggiare in maniera più diretta le prestazioni di guida (anche se l’elettronica fa sempre da padrona e non ci “permette” di “tirare” più di tanto).
Ci piacerebbe potervi dire di più sul comportamento “sportivo” della vettura, ma nonostante ci siamo concessi qualche entrata uscita di curva un po’ più spinta qualora il percorso lo permettesse (verificando una tenuta pressoché impeccabile e una naturale tendenza ad aprire molto ben contenuta), la zona cittadina in cui abbiamo eseguito il test e il gran traffico autostradale dell’estate versiliese non ci hanno consentito di effettuare particolari prove di guida sportiva.
Il giudizio generale, per quanto abbiamo potuto provare, è comunque decisamente positivo. Ci hanno colpito in particolar modo l’ottima tenuta di strada e soprattutto l’ampia visuale che grazie ad un’ottima disposizione dei montanti evita punti ciechi e non fa rimpiangere la posizione di guida più alta del precedente modello.
Tecnologia e Sicurezza
Il modello che abbiamo provato è talmente ricco di opzioni tecnologiche (tutte di serie sulla A250, in gran parte opzionali sugli altri modelli) che il primo impatto può risultare in una lieve sensazione di spaesamento.
Si fa presto a prendere la mano con i controlli al volante e ben presto dotazioni che potevano sembrare superflue si fanno parte integrante di un’esperienza di guida superiore che mette la sicurezza al primo posto.
Fra gli optional spicca senza alcun dubbio il sistema Distronic Plus, che gestisce in autonomia la distanza di sicurezza dal veicolo che ci precedere ed è in grado di regolare in autonomia la velocità, finanche allo stop completo della vettura.
Il sistema è particolarmente utile quando si guida su strade a percorrenza lunga, come le statali, e soprattutto in autostrada, dove può davvero fare la differenza nei viaggi lunghi. Unico neo, anche qui, è la curva di apprendimento del sistema, che ad un primo impatto può risultare leggermente difficile da impostare durante la guida. Bisogna prenderci letteralmente “la mano” per padroneggiare al meglio il comando al volante.
Particolarmente utile anche l’assistente per il Blind Spot, testato anche questo in autostrada e molto funzionale. Installato sugli specchietti retrovisori, il segnalatore ci avverte con una luminescenza arancione della presenza di un veicolo che ci sta superando e si fa rosso quando il veicolo esce dalla visuale dello specchietto e completa il sorpasso.
Il Blind Spot Assist è disponibile in un pacchetto opzionale che comprende anche l’antisbandamento, che in caso di superamento della linea di carreggiata avverte il guidato con una vigorosa vibrazione del volante e ne richiama l’attenzione sulla manovra in corso.
Fra le altre dotazioni interne legate alla sicurezza non vanno affatto sottovalutate quelle che Mercedes monta di serie su tutti i nuovi modelli di Classe A, come il Collision Prevention Assist, che grazie al radar montato nel logo frontale avverte della possibilità di collisione con un veicolo che ci precede, l’Adaptive Brake e soprattutto l’Attention Assist, il sistema di sensori implementato da Mercedes che previene l’occorrenza dei colpi di sonno grazie alla rilevazione di una serie di parametri fondamentali per giudicare il livello di stanchezza del conducente.
Fra gli altri optional che abbiamo potuto testare su questa A250 spicca sicuramente la telecamera posteriore che si attiva automaticamente quando si inserisce la retromarcia. Sullo schermo di controllo compare l’immagine con proiezione dell’ingombro del veicolo per una retromarcia a prova di bozzo sulla carrozzeria.
L’opzione è disponibile in un pacchetto a cui si può aggiungere anche il Parktronic, tecnologia di parcheggio automatico del veicolo che farà la gioia di tutti i parcheggiatori maldestri.
Sistemi di entertainement
Dedichiamo un ultimo capitolo a sé stante al sistema di navigazione e entertainement di serie.
Lo schermo centrale è il cuore pulsante del sistema.
La navigazione integrata è ottima e il sistema sufficientemente intuitivo, ma il comando al bracciolo con ghiera (classico Mercedes) è francamente limitante e a tratti un po’ frustrante.
Non perché non sia effettivamente funzionale (bastano pochi tocchi e rotazioni della ghiera per navigare menu sufficientemente intuitivi) ma soprattutto perché la buona qualità del monitor e la grafica (molto leggibile e a tasselli grandi) fa sentire la mancanza di un touch screen.
Il sound-system interno di serie è ottimo, anche nei modelli non full-optional come quello che abbiamo provato, con ampia possibilità di personalizzazione dell’audio e ottima diffusione interna.
Le opzioni tecno-savvy di questa Classe A sono numerose: il sistema dà la possibilità di connettersi a Facebook e Twitter, connettersi ad Internet (il tutto tramite integrazione con il proprio smartphone) ma ci lascia francamente dubbiosi sulla reale utilità di questo gran numero di opzioni social.
Mercedes ha inoltre realizzato un’applicazione per iPhone dedicata esclusivamente a questo modello che può essere utilizzata per portare ad un livello superiore l’integrazione con il sistema di info ed entertainement interno.
Da questo punto di vista, va detto, l’intuitività fin qui riscontrata si perde. La necessità di utilizzare diciture generiche per le funzionalità (certamente una scelta comprensibile per non limitare ad una cerchia di utenti smartphone le funzioni implementata) finisce per non rendere semplice la comprensione delle funzioni.
In particolare la nuova Classe A dovrebbe essere uno dei primi modelli ad implementare l’integrazione con Siri, il sistema di controllo vocale dell’iPhone 4S, ma dalle nostre prove effettuate con un dispositivo Apple correttamente accoppiato al sistema non siamo riusciti a capire bene fino a che punto si spinga l’integrazione.
Tutto ok per le funzionalità standard legate al pairing Bluetooth 4.0 con gli smartphone, anche se ci imbattiamo pure qui in qualche complicazione di troppo nell’esecuzione di una semplice operazione, a riconferma della sensazione che il sistema COMAND di controllo delle informazione e delle entertainement non abbia ricevuto lo stesso livello di attenzione e cura dei dettagli tipico invece di tutti gli altri elementi di questa ottima vettura.