I dati che sono stati da poco rilasciati da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lasciano ben poco spazio all’immaginazione.
Infatti, anche il mese di settembre riporta un segno ampiamente negativo per quanto riguarda il mercato auto.
Infatti, le nuove auto che sono state immatricolate raggiungono solamente le 109178 unità, in confronto alle 147021 registrate nello stesso mese dell’anno scorso: il calo si può quantificare con una percentuale davvero impietosa, contraddistinta dal segno negativo, ovvero -25,74%.
FIAT IN CADUTA LIBERA
Il consuntivo che riguarda i primi nove mesi, in pratica, registra un disastroso calo del 20,46%: dati alla mano, sono state immatricolate solamente 1090627 vetture contro le 1371117 unità dello scorso anno, che già di per sé era stato abbastanza deludente.
Il gruppo Fiat non può che seguire la tendenza del mercato dell’auto italiano e le vetture immatricolate a settembre sono state 33055, con un calo del 24,26% in confronto allo scorso anno.
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Allo stesso tempo, purtroppo, è doveroso sottolineare il completo flop che è stato registrato da Jeep/Dodge, con un calo pari al 58,69%.
Ad ogni modo, anche gli altri marchi automobilistici non possono guardare al mercato italiano con grande ottimismo, visto che il gruppo PSA ha chiuso il mese di settembre con un calo del 19,32%: l’ancora di salvezza è rappresentata dalla nuova Peugeot, mentre sui dati registrati pesa come un macigno il netto calo di Citroen (-32,58%).
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LAND ROVER UNA DELLE POCHE IN POSITIVO
Non si vede la via d’uscita anche per tutti gli altri costruttori automobilistici presenti sul mercato italiano: Renault in calo del 32,69%, Opel del 33,29%, Ford addirittura del 38,29%.
Da registrare anche le difficoltà di Hyundai (in calo del 19,38%), anche se il margine positivo dei nove mesi continua ad essere mantenuto (+1,92%).
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L’unico costruttore che invece vede un segno negativo attorno alle proprie immatricolazioni è Land Rover, con un incremento pari al 35,11%.
In caduta libera tutti i marchi che producono supercar, come ad esempio Porsche, Lamborghini, Aston Martin e Maserati, nonché Ferrari, in calo tra il 50 e il 70% in confronto a settembre 2011.
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