Risale a qualche ora fa la notizia dell’avvenuto accordo tra il marchio Jaguar Land Rover e Chery Automobile, che porterà alla produzione di diversi modelli sul mercato cinese. Stiamo parlando di un patto che è stato raggiunto tra Jaguar Land Rover e Chery che punta molto sulla realizzazione di un nuovo stabilimento all’interno della cittadina di Changshu, sfruttando l’autorizzazione che proviene dalla NDRC (National Development & Reform Commission).
La joint-venture così creata, che va a combinare le esperienze di lavoro e le conoscenze dei due marchi, ha previsto un importante investimento da destinare al mercato cinese, pari a circa 10,9 miliardi RMB, che verranno utilizzati per la realizzazione e lo sviluppo di auto in partnership e per la realizzazione di una fondamentale struttura che si occupi della ricerca e dello sviluppo per i nuovi modelli che verranno costruiti grazie a questa nuova joint-venture.
CONFERENZA STAMPA
Proprio per quanto riguarda tale accordo si è tenuta una conferenza stampa con alcuni responsabili dei due marchi, in particolar modo Yin Tongyao (CEO di Chery Automobile) e Ralf Speth, il direttore esecutivo del marchio Jaguar. Durante la conferenza stampa entrambi i responsabili hanno parto della gran felicità nel raggiungere un accordo di tale proporzioni, che è stato possibile per merito anche della comprensione e del lavoro della NDRC.
MOMENTO POSITIVO PER JAGUAR
Inoltre, i due responsabili non hanno perso l’occasione proprio per ringraziare sentitamente la NDRC, per aver accertato le potenzialità dell’accordo stipulato tra i due colossi, che ha cuore unicamente la crescita del mercato cinese, ponendosi come obiettivo quello di realizzare dei nuovi modelli esclusivamente per la clientela asiatica.
L’accordo commerciale si è trovata in un momento in cui gira tutto a favore di Jaguar: il marchio britannico ha registrato un incremento notevole di vendite sul mercato cinese pari all’80% durante il 2012.
Non dobbiamo dimenticare come il raggiungimento di questo accordo permetta di creare nuovi posti di lavoro, ma consenta anche di puntare al miglioramento di tecnologie e soluzioni a basso costo.