Tutti potrebbero pensare che tale premio dovrebbe spettare alla Red Bull e invece non è cosi. La McLaren ha iniziato l’anno con una macchina improvvisata, ha saputo gestire 2 campioni del mondo in concorrenza tra loro, ha sviluppato la macchina durante il campionato rendendola competitiva ed a volte su un livello migliore della Red Bull, ha permesso sia a Button che ad Hamilton di vincere 3 gare.
Tutto si ricorderanno gli strani scarichi della McLaren, la novità che non fu mai portata a Melbourne in quanto gli ingegneri si accorsero durante i test invernali di aver creato un progetto troppo innovativo e poco affidabile. Da li iniziò una corsa disperata per presentarsi al primo evento in Australia. La McLaren fu costruita su imitazione della Red Bull e venne fuori una macchina discreta con buone prestazioni, specialmente nella fase europea.
Il team di Woking è l’unico a possedere 2 campioni del mondo. Lewis Hamilton e Jenson Button, preparatissimi e velocissimi, hanno concorso tra loro in modo elegante, inglese, mai sleale e divertente, frutto di una perfetta gestione (Martin Whitmarsh). Durante l’anno si è assistito ad un calo di prestazione da parte di Lewis, contrariamente all’ascesa incontrastata di Button legittimandolo ufficialmente a pilota da top team. Le sei vittorie, tre per testa, hanno dimostrato comunque un ottimo lavoro se si considera che l’altra squadra ad aver vinto, a parte Red Bull, è stata la Ferrari con l’unica consolazione di Silverstone.
Fernando Alonso a termine campionato confessò con nostalgia la capacità della McLaren di sviluppare la sua macchina in tempi ristretti. A porte chiuse ed in assenza di test la Ferrari ha sempre zoppicato, diversamente dagli inglesi maestri del mestiere( Pat Fry ultima speranza per Maranello).
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