La casa automobilistica giapponese Mazda potrebbe produrre, con l’arrivo della nuova generazione, un’inedita versione coupé del modello 6: si tratta di un’indiscrezione e quindi vi invitiamo a prendere questa notizia con il beneficio del dubbio. La nuova generazione di Mazda 6 sarà presentata durante l’anno venturo e sarà commercializzata a cavallo tra il 2012 e l’anno 2013: la manifestazione scelta dal marchio per il debutto potrebbe essere il Salone di Parigi 2012, cioè uno degli eventi più importanti in Europa. Proviamo a scavare più nel profondo questa notizia.
La nuova Mazda 6 Coupé potrebbe essere una degna rivale delle coupé di segmento D progettate e prodotte in Europa: il costruttore sta compiendo passi (falcate) da gigante con l’obiettivo di far maturare il proprio listino e quindi raggiungere il livello dei marchi del Vecchio Continente. Le caratteristiche stilistiche del modello, se arriverà, potrebbero rimanere rimarranno le stesse della berlina e della station wagon Mazda 6: la concept car Mazda Takeri, disegnata usando il nuovo registro estetico chiamato Kodo – Soul in Motion e contraddistinto da linee decise, corpose, morbide, bombate, ha di recente (al Salone di Tokyo 2011) mostrato come sarà la famiglia di segmento D (quella di Mazda 6). Allo stesso modo, anche le caratteristiche meccaniche del modello, se arriverà, potrebbero rimanere rimarranno le stesse della berlina e della station wagon Mazda 6: la casa automobilistica metterà a disposizione anche di questa coupé i motori Skyactiv efficienti e moderni, le trasmissioni Skyactiv, i dispositivi ecologici Skyactiv e tutto quanto di più moderno c’è, attualmente, sullo scaffale dell’azienda (piccola digressione: con la parola Skyactiv identifichiamo una nuova famiglia di componenti tecnici creati da Mazda per diminuire consumi e ridurre emissioni di chi li indossa, li usa).
Mentre attendiamo conferma a questa notizia e quindi mentre aspettiamo di sapere se davvero nascerà in futuro la nuova Mazda 6 Coupé, vorrei farvi notare quanto spesso, negli ultimi tempi, le aziende asiatiche ci abbiano fatto parlare di loro, ci abbiano fatto incuriosire, ci abbiano fatto nascere dubbi e richieste: la loro energia sembra direttamente proporzionale alla sfiducia dei nostrani costruttori, stritolati nella morsa della recessione.
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