Maserati, il SUV avrà il motore HEMI V8 di Jeep Grand Cherokee SRT8

Foto: AP/Lapresse

Se la fusione tra il Gruppo Chrysler e quello che un tempo era il Gruppo Fiat è sempre più visibile e concreta, a risentirne (in maniera positiva o negativa: questo decidetelo voi) sono tutti i marchi che fanno parte dell’uno e dell’altro conglomerato societario. Ad interessarci oggi è la casa automobilistica Maserati (di cui abbiamo parlato anche poche ore fa), ed esattamente uno soltanto dei modelli del brand del Tridente: lo Sport Utility Vehicle che – stando a quanto dichiarano le voci non ufficiali – arriverà durante l’anno venturo, tra dodici/diciotto mesi circa.

Nel caso specifico di questo modello, il rapporto di affettuoso do ut des tra Fiat S.p.A. e Chrysler Group è molto evidente: non soltanto, infatti, il fuoristrada di lusso della casa automobilistica sarà realizzato su una piattaforma in comune con un modello Jeep, ma sotto il cofano del SUV Maserati sarà incluso un propulsore americano. Ma non ne avevamo già parlato?! Certo: oggi, tuttavia, vogliamo smentirci, chiarendo che a muovere il crossover del Tridente sarà non un motore Pentastar (precedentemente s’aveva indicato che l’azienda avrebbe utilizzato un motore derivato dal 3,6 litri V6 benzina di Jeep Grand Cherokee), bensì il motore benzina della famiglia HEMI che già viene utilizzato dalla versione SRT8 sportiva del SUV Jeep Grand Cherokee. Secondo le voci, dunque, la fascia di clientela della vettura Maserati potrà scegliere tra un motore diesel (il 3,0 litri VM/FPT da 241 cavalli di Jeep Grand Cherokee) e questa motorizzazione: nello specifico, si tratta di un’unità 6,4 litri, otto cilindri in linea, che sarà capace di sfornare circa 465 cavalli.

Finirà in questo modo la liaison tra Ferrari e Maserati? In questo momento, infatti, i motori che vengono forniti ai modelli della casa automobilistica modenese provengono da Maranello (tanto il 4,2 litri benzina V8 quanto il 4,7 litri V8): non siamo certi che il brand del Tridente ed il proprio bacino d’utenza siano pronti a sfruttare solo e soltanto motori americani.

Lascia un commento