Il motogp tedesco doveva essere nelle mani di Rossi: scritto nella cabala, nelle previsioni, nei libri di bookmakers. Eppure ancora una volta a vincere non è il Dottore che guida la classifica iridata e consolida il suo primato ma inizia anche a temere il buon vecchio Marquez.
Un selfie splendido quello di Marquez, primo a Sachsenring, Pedrosa, compagno di squadra al secondo posto e Rossi soltanto terzo in una gara che tutti pensavano consegnata dalla storia nelle sue mani. Soltanto quarto Lorenzo seguito da un ottimo Iannone che a bordo della Ducati ufficiale dimostra di aver messo un altro tassello nella sua storia.
E allora Marquez inizia a pensarci a questo mondiale. La gara dopo la pausa, quella di Indianapolis, si addice particolarmente alla Honda e allo stile di guida dello spagnolo. La Yamaha sa di avere a disposizione parecchie delle nove gare che separano i piloti dalla fine della stagione, ma ogni gara e a sé e i pronostici, a quanto pare, tra tanti piloti assetati di vittorie, lasciano il tempo che trovano.
Sono veramente contento per questo weekend – ha detto – sappiamo che questo circuito va molto bene per noi ma poi il lavoro si deve fare e noi abbiamo lavorato bene, sono riuscito a gestire me e le gomme. In Olanda avevamo fatto un passo, qui un altro, ma dobbiamo andare ancora avanti. Ad Assen, dove facciamo normalmente fatica, ero con Valentino, e questo era importante per arrivare qui con una mentalità forte.
Poi aggiunge:
Mondiale possibile? Sì, diciamo che è non impossibile anche se è molto difficile, perché Valentino sta facendo una grande stagione ma vediamo, proviamo gara per gara e divertirci.