La crisi del settore auto, ahinoi, non accenna ad allentare la sua morsa. Servono interventi robusti, e servono ora. A dirlo, senza usare mezzi termini, è l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, secondo il quale «servono urgenti azioni di sostegno a livello europeo».
Marchionne continua poi il suo pensiero puntando il dito contro la «disparità tra paesi europei che sta creando condizioni di diseguaglianza tra i diversi costruttori». Un condizione che porta l’AD del gruppo torinese a pensare che si stiano «violando i più elementari principi della concorrenza previsti dal mercato unico europeo».
Bruxelles, sveglia!