In un’interessantissima intervista rilasciata al quotidiano canadese “Globe and Mail“, Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat e papabile amministratore delegato di Chrysler (per sua stessa ammissione), ha dichiarato che “se non si trova un accordo con i sindacati e non ci sarà, quindi, un netto taglio dei costi da parte dell’azienda americana, l’accordo con Chrysler potrebbe saltare“.
E così, la decisione finale spetterebbe alle associazioni sindacali UAW e CAW, le quali potrebbero far naufragare il matrimonio tra Chrysler e FIAT portandoil più piccolo dei colossi di Detroit verso la bancarotta.
Noi speriamo che le cose vadano in tutt’altro modo e che, come preannunciato dallo stesso Marchionne, la 500 possa essere prodotta e commercializzata in USA già dal prossimo anno.
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