Il vincitore del Gran Premio di Spagna risponde alle critiche che fin dal suo debutto nel 2010 lo accusavano come pilota affermato grazie ai soldi.
Pastor crede nel suo talento, ma ammette che senza finanziamenti, difficilmente avrebbe raggiunto la massima categoria automobilistica, spiegando però che gli stessi soldi sono serviti a rendere la Williams più forte.
SOLDI VENEZUELANI – Quando i partiti di opposizione del governo venezuelano chiesero alla Williams quanti soldi ricevette dalla compagnia petrolifera PDVSA, il team inglese fu restio a dare una chiara risposta. Questa compagnia, che è di proprietà dello Stato, dunque gestita con i soldi dei contribuenti, sembra aver pagato 27 milioni di dollari per lanciare il pilota Maldonado nel mondo della Formula Uno.
Questi furono i soldi che permisero a Pastor di sostituire il sorprendente Nico Hulkenberg, il tedesco che adesso corre per il team Force India. Se è sempre stato così è difficile dirlo, ma la F1 presente ha dimostrato questa tendenza a ricercare piloti con le tasche piene, piuttosto che gente che sappia veramente correre. Maldonado non si nasconde davanti alla realtà, ma con l’ottima prestazione in Spagna può finalmente presentarsi al pubblico come pilota dalle note capacità:
Sono molto fortunato ad avere un sostegno incredibile dal Venezuela. I finanziamenti mi hanno aiutato a raggiungere la Formula Uno, ma anche a contribuire lo sviluppo della vettura, che è fondamentale per il successo. Io non mi concentro su questi commenti, preferisco fare parlare di me in pista e fare il miglior lavoro possibile per la squadra. Spero che la mia performance in Spagna ha dimostrato che ho il talento per essere uno dei migliori piloti
F1 COME GP2 – Con 5 vincitori in 5 gare, la Formula Uno come mai negli ultimi anni è divenuta imprevedibile. Schumacher ha accusato le gomme come fattore determinante, mentre altri come Rosberg e Paul Hembery hanno detto che è il pilota a fare la differenza quando sceglie la giusta installazione della macchina. Maldonado che ha vinto la GP2 nel 2009 ha detto
Questa è stata una delle stagioni più competitive che abbiamo mai visto in molti anni. E’ noioso per i tifosi quando un pilota domina. In questa stagione ci si sente un po’ come la GP2 con il pilota in grado di svolgere un ruolo importante nelle prestazioni della vettura. Le gomme inoltre permettono ai team di giocare con strategie diverse per cui c’è sempre la possibilità di spostarsi verso l’alto se si prendono dei rischi
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