La casa automobilistica britannica di Hethel potrebbe avere intenzione di stringere un accordo commerciale con il principale colosso automobilistico a livello internazionale: il brand Lotus, in soldoni, potrebbe abbandonare il partner malese Proton per legarsi al Gruppo Toyota, che già oggi fornisce all’azienda britannica i propulsori (come, ad esempio, il motore benzina 3,5 litri V6 che viene sfruttato dalla gran turismo della gamma, Lotus Evora). A dirlo, nel corso di un’intervista, nei giorni scorsi, è stato Dany Bahar, attuale Chief Executive Officer della casa automobilistica del Loto.
Il motivo di un possibile avvicinamento alla grande società internazionale giapponese può essere spiegato molto velocemente: la casa automobilistica Lotus ha intenzione di riaffermarsi sul mercato e di allargare la propria gamma di veicoli in maniera decisa ed abbondante, con un grande numero di novità; ma non può farlo con le proprie mani e con le proprie risorse: ha bisogno di un partner forte, che potrebbe essere proprio il colosso motoristico di cui abbiamo parlato (il Gruppo Toyota). In altre parole, per produrre le cinque automobili che l’azienda inglese ha intenzione di commercializzare durante gli anni a venire (la citycar compatta e le sportive Elise, Esprit, Eterne ed Elite, oltre alle nuove versioni speciali di Lotus Evora che il brand ha confermato di voler confezionare), c’è bisogno di un aiuto concreto, economico e tecnico, da parte di una società globale come quella nipponica. L’Amministratore Delegato Bahar non ha negato che l’intera proprietà potrebbe passare dalle mani di Proton (Lotus appartiene all’azienda malese dal 1996) a quelle del Gruppo Toyota; in alternativa, la casa automobilistica inglese e la società orientale potrebbero stringere un più semplice accordo per lo scambio di tecnologie.
Il costruttore del Loto non vuole più rimanere in disparte nel mondo dei motori, non vuole più avere un ruolo secondario, vuole essere più competitivo ed ha tutta l’intenzione di porsi in maniera più battagliera nei confronti di Porsche e di altre case automobilistiche sportive.