Negli ultimi anni il nome Lotus è stato al centro di numero dispute. Adesso che è stata annunciata la rottura tra il Lotus F1 Team e il Lotus Group, sponsor principale, si teme nuovamente una modifica di denominazione.
Il contratto previsto prima del divorzio era di 7 anni e mentre Lopez, proprietario di Genii, società di investimenti lussemburghese, ha detto che è sua intenzione lasciare il marchio per il prestigio, ci si domanda a quale fonte finanziaria attingerà la squadra.
SEPARAZIONE NETTA – La squadra con sede ad Estone, per la quale corrono Kimi Raikkonen e Romain Grosjean si trova in una situazione delicata. Il rapporto con il Lotus Group, oltre ad un accordo di sponsorizzazione, prevedeva per il marchio sportivo l’opzione di acquisto di una quota partecipativa della squadra. Ma con la fine di ogni obbligo Lopez ha detto
L’accordo di sponsorizzazione e gli obblighi di Lotus sono stati chiusi. Non esiste alcuna opzione per il Gruppo Lotus di acquistare parte della squadra di F1. Tale opzione è stata rilevata da noi.
SAGA LOTUS – Nel 2010 il nome fu conteso tra la squadra di Estone, l’allora Renault e il team malese Lotus Racing, oggi Caterham di Tony Fernandes. Dopo aver portato la diatriba davanti all’Ata Corte fu stabilito che dal 2012 solo la prima poteva continuare ad utilizzare il marchio, così Lopez decise di stilare un contratto pluriennale con conclusione prevista per il 2017.
Adesso il problema per il team è quello di trovare un finanziatore principale. Lopez ha detto che ricorrerà ai soldi di Genii nel caso ce ne fosse di bisogno, ma le porte rimangono aperte per un principal partner. Jackie Stewart potrebbe rivelarsi fondamentale in questo contesto. Il suo incarico recentemente è stato quello di procurare soldi attraverso la sponsorizzazione di nuova aziende come Rexona e Clear, nomi che sono presenti sul telaio della E-20
Non è la prima volta che una squadra decide di mantenere un nome dopo che lo sponsor si sia ritirato definitiivamente. Già l’anno scorso lo stesso team ha mantenuto il marchio Renault, quando della casa francese c’èra solo il motore, mentre la Sauber per tutto il 2010 ha mantenuto la denominazione BMW Sauber, quando la casa automobilistica tedesca aveva lasciato la F1 a fine 2009.
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