Sono tantissime le voci che ci raccontano – o che provano a farlo – cosa stia combinando, in Gran Bretagna, la casa automobilistica Lotus. Destreggiarsi tra le tante chiacchiere non è facile: la più recente indiscrezione – quella di cui vogliamo occuparci qui – sostiene che l’azienda ha scartato l’ipotesi di utilizzare motori del Gruppo Toyota, per le vetture che sta sviluppando, e che il management ha deciso di progettare in proprio una motorizzazione, da usare per le vetture più potenti. Di cosa si tratta?
La casa automobilistica di Hethel starebbe mettendo a punto, nel proprio stabilimento di Norfolk, un nuovissimo propulsore ad otto cilindri disposti a V, di 4,8 litri di dimensione, pensato per sostituire il 5,0 litri V8 benzina di Lexus IS-F (inizialmente, sarebbe dovuto essere questo motore a spingere le supercar di casa Lotus): si tratterebbe di un motore benzina dal peso contenuto a centosettanta chilogrammi, che equivalgono ad ottanta chilogrammi in meno rispetto al motore proposto dal Gruppo Toyota. Secondo le voci, questo nuovo propulsore 4,8 litri V8 benzina potrebbe essere sfruttato per la supercar Lotus Esprit, che debutterà nel corso dell’anno 2013, e probabilmente anche per la roadster Lotus Elite e per la coupé a quattro porte Lotus Eterne (se queste un giorno saranno commercializzate dal brand inglese). Il propulsore Lotus pare sarà capace di produrre una potenza standard pari a 570 cavalli circa, ma pare sarà anche in grado di raggiungere una potenza limite pari a 620 cavalli, approssimativamente (quest’ultima quantità sarebbe adatta per le versioni più prestazionali, mentre la prima per le versioni “meno” aggressive).
Secondo le indiscrezioni, inoltre, la casa automobilistica Lotus potrebbe utilizzare questo nuovo motore 4,8 litri V8 benzina come base di partenza per sviluppare dal nulla un nuovo propulsore V6 benzina ed un’inedita motorizzazione a quattro cilindri (adatta ai modelli più compatti della gamma: potrebbe cioè essere sfruttata per la nuova generazione di Lotus Elise).