La casa automobilistica Lotus ci ha abituati, soprattutto dopo la scorsa edizione del Salone di Parigi e comunque negli ultimi tempi, ad un nuovo modo di porsi: meno elegante, più esplosivo. Come accaduto, ad esempio, durante la manifestazione sopra citata, alla quale il costruttore di Hethel s’è presentato con sei novità (Lotus City Car, Lotus Elise, Lotus Esprit, Lotus Elan, Lotus Eterne, Lotus Elite), anche se una soltanto, la sportiva Esprit, è realmente in via di sviluppo – ma questa è un’altra storia –, oggi il fabbricante inglese ha comunicato di aver aggiunto non uno, bensì due nuovi manager al gruppo che guiderà la rinascita del marchio Lotus in tutto il globo automobilistico.
L’Amministratore Delegato di Lotus Cars, Dany Bahar, ha annunciato di essere andato a caccia di teste e di esser tornato al quartier generale di Hethel con due nuove figure: quello che fu uno dei vari boss BMW, Karl-Heinz Kalbfell, ed un ex-manager Ferrari, Guillaume Chabin. Che ruolo ricopriranno all’interno dell’azienda automobilistica inglese? Bene: il primo, per le sue esperienze con la divisione M della casa costruttrice di Monaco e con i reparti engineering e marketing del fabbricante tedesco dell’Elica, diventerà un consulente del Chief Executive Officer Dany Bahar, cioè un supporto operativo nel quartier generale di Hethel.
Dall’altro lato, Guillaume, che ha avuto un’esperienza come Direttore di Ferrari per il Nord Europa, ma che, in passato, si è occupato dello sviluppo di una casa automobilistica britannica e, allo stesso tempo, di un brand di lusso, Bentley, diventerà il nuovo Responsabile delle Vendite di Lotus Cars. Siamo nel pieno della rinascita – o del tentativo – della casa costruttrice di Hethel: oltre ai due manager, aggiunti alla scuderia, Lotus ha recentemente scelto un nuovo linguaggio stilistico (quello visto al Salone di Parigi 2010, con le concept car o le novità inedite), sviluppato da Donato Coco, matita che ha lavorato anche con Ferrari: quando partirà questa rivoluzione all’interno della casa automobilistica, concretamente, non lo sappiamo ancora dire con certezza.