Lotus potrebbe produrre motori V6 e V8 per le nuove automobili sportive

Era ora che qualcosa di più serio trapelasse dal quartier generale di Hethel, in Gran Bretagna, là dove il futuro della casa automobilistica inglese Lotus sta per essere descritto e dove si sta valutando ogni passo da effettuare, per modellare una nuova gamma. Il Salone di Parigi 2010 ci era parso fin troppo scenografico, spettacolare – certo –, ma quasi poco concreto (tant’è che sono state presentate concept car e non vetture bell’e pronte per la produzione). Ma dal Regno Unito, dallo stabilimento Lotus, si leva questa voce: il costruttore potrebbe dare vita ad una nuova famiglia di motori, progettata e costruita tutta da sé.

Per comprendere pienamente quest’indiscrezione, è necessario tenere a mente che nell’ipotesi di Lotus, per quelle automobili che sono state mostrate alla kermesse francese, erano compresi motori Toyota/Lexus: le supercar e le coupé sportive, le berline e le fastback della manifestazione nella Ville Lumiere erano tutte equipaggiate con prodotti del colosso nipponico. Ma Dany Bahar, alias Chief Executive Officer della casa automobilistica del Loto, è convinto che dotare una probabile versione da produzione di una di queste concept car con motori Toyota o con motori Lexus rischierebbe di ledere, rovinare, l’immagine della sportività del marchio (agli occhi degli appassionati più puristi, s’intende).

Nella fantasia del manager e dei suoi collaboratori, la maison Lotus potrebbe produrre un motore V8, che sarebbe destinato a finire sotto il vestito di Lotus Esprit, ed un propulsore V6, preparato per le vetture meno sportive (come Lotus Elise o la berlina Lotus Elan). Certo, un investimento ingente per le casse del produttore britannico: l’Amministratore Delegato è convinto, tuttavia, che la realizzazione di nuove motorizzazioni proprie potrebbe, un giorno, dare la possibilità anche di condividere una o tutte le unità con altri produttori (il che significa spartizione dei costi). Nel frattempo, cioè finché noi ci lambicchiamo nell’immaginare se sia meglio o meno che Lotus dia vita alla propria famiglia di motori, il Responsabile del reparto ingegneria della casa automobilistica, Wolf Zimmerman, ha spiegato che tutte le vetture sportive che nasceranno da questo nuovo capitolo di Hethel condivideranno piattaforma, sospensioni, impianto elettrico e impianto freni: quando si dice risparmiare.

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