Io credo che se ci fosse la possibilità di incoronare un imperatore tra i piloti del motomondiale, l’alloro non potrebbe che andare al pilota di Tavullia. Non solo fenomeno motociclisto, ma vero e proprio uomo dei record capace di dominare piste sconosciute e di sbriciolare primati che parevano irraggiungibili ai comuni mortali.
Cosi nella nuova Indianapolis, pista adatta ai “canguri” e a quelli a stelle e strisce, è l’italiano a mettere in fila la concorrenza in una gara più paragonabile a quella delle moto d’acqua che della MotoGp. Una vittoria, la 69esima, che smantella il primato di Giacomo Agostini, dettosi onorato che a superarlo sia proprio il dottore.
Il valore di questa vittoria si vede ampiamente aumentato per l’importanza a livello di titolo che esso porta. Con Stoner solo quarto il distacco dall’australiano si incrementa ulteriormente ponendo l’ennesimo mattone di una stagione entusiasmante che ormai quasi certamente porterà il titolo numero 8 a casa Rossi.