Stephan Winkelmann, il Presidente della casa automobilistica italiana Lamborghini, ha voluto in prima persona mettere alcuni puntini sulle “i” a proposito del futuro dell’azienda emiliana e fare chiarezza nel grande numero di indiscrezioni che negli ultimi mesi hanno interessato il marchio del Toro. L’ha fatto partendo dai dati (positivi) dell’anno corrente quasi concluso: il brand del Gruppo Volkswagen chiuderà il 2011 arrivando a produrre 1.600 vetture nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese e facendo registrare un incremento del 20% rispetto all’anno precedente.
Un trend felice, che è stato raggiunto anche grazie alle numerose versioni speciali di Lamborghini Gallardo (durante l’anno corrente sono state svelate, ad esempio, la declinazione Super Trofeo Stradale e la declinazione LP 550-2 Spyder) e alla nuova Lamborghini Aventador LP 700-4 (la casa automobilistica ha già prodotto circa cinquecento esemplari della supercar ed ha già ricevuto ordini per i prossimi diciotto mesi). Ma non solo: l’azienda è riuscita a toccare questi dati così confortanti, nonostante la crisi mondiale e le difficoltà di molti altri costruttori automobilistici, in special modo grazie ai mercati emergenti dell’area Asia-Pacifico, soprattutto la Cina (nel Paese esistono già 14 dealers ufficiali, destinati ad aumentare).
Il Chairman di Lamborghini ha confermato che ci sarà una novità importante al Salone di Ginevra 2012 (8-18 marzo) e cioè probabilmente la nuova Lamborghini Aventador Roadster, ha ricordato che i tecnici del brand stanno lavorando alla versione da produzione della concept car Lamborghini Sesto Elemento ed ha solennemente dichiarato (ancora una volta) che in futuro arriverà una terza vettura nella gamma.
Quasi sicuramente sarà un SUV: la casa automobilistica userà pianali e tecnologie Audi-Porsche per concepire un veicolo estremamente lussuoso e raffinato, abbondantemente sportivo ed esclusivo (avrà tutti i cromosomi della tradizione Lamborghini) destinato in special modo a quei mercati emergenti (come Russia e India) dove le strade non consentono un uso quotidiano delle super-sportive ribassate del marchio emiliano.
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