Difficilmente si può provare a pensare in modo diverso, ma è un dato di fatto incontrovertibile, ormai, che il nuovo modello LaFerrari abbia stravinto il confronto con tutte le altre supercar presenti al Salone di Ginevra 2013. Si tratta di una supercar che, senza ombra di dubbio, scriverà pagine importanti della storia del Cavallino Rampante, sopratutto per via delle sue linee stilistiche e meccaniche.
Nel corso di un’intervista a Nicola Boari, il Direttore Commerciale e Marketing del marchio Ferrari, ecco quali sono i più importanti segreti che nasconde la nuova supercar del Cavallino Rampante. LaFerrari può vantare, senza ombra di dubbio, la tecnologia più importante che si possa volere su una macchina omologata per la strada, sfruttando dettagli e aspetti che derivano dalla Formula 1.
PERFETTA INTEGRAZIONE IBRIDA E TERMICA
Interessante notare alcune caratteristiche fondamentali nella nuova LaFerrari, tra cui il fatto di essere la prima auto ibrida del Cavallino Rampante, ma anche le peculiarità si riferiscono anche ai propulsori termici. Il team di Formula 1 ha collaborato con gli ingeneri del marchio per quanto riguarda lo sviluppo della vettura, ma il fatto di essere una supercar ibrida è, senza ombra di dubbio, qualcosa di completamente innovativo, sopratutto per via della perfetta integrazione tra la parte ibrida e quella termica, in maniera tale da poter contare su una curva di coppia sempre in aumenti anche ad elevati giri.
TELAIO E AERODINAMICA
Un altro frutto della collaborazione con il team F1 è rappresentato dal telaio, che è stato realizzato in materiali di carbonio compositi, che denotano un’ottima resistenza e flessibilità, ma che presentano anche un costo particolarmente elevato.
Tutti i telai sono stati laminati artigianalmente all’interno delle medesime facilities di F1, consentendo di equilibrare il peso comportato dalla scelta di un sistema ibrido.
Interessante notare anche l’ampiezza e la bontà delle scelte aerodinamiche che sono ricadute sulla nuova LaFerrari, sviluppando situazioni sia attive che passive, in modo tale da avere un coefficiente aerodinamico pari a 3, ovvero lo stesso delle vetture da corsa nella categoria GT.