La Formula Uno sta vivendo momenti molto caldi in questi giorni. Da un lato si avvicina l’ultima gara di campionato che deciderà quale pilota diventerà campione del mondo, mentre dall’altra parte la FIA e la FOTA sono stati convocati a decidere dei provvedimenti sulla riduzione dei costi nello sport automobilistico. Dopo la proposta della standardizzazione dei motori, che ha portato alla minaccia di ritiro da parte della Ferrari, ecco una risposta da parte della Federazione Automobilistica.
La FIA ha spiegato che la Ferrari è stata vittima di fraintendimenti, perché l’opzione di usare in futuro un motore standard non è stata una direttiva obbligatoria che i team dovevano accettare, ma una semplice proposta che doveva essere presa in considerazione per far si che i costi in Formula Uno diminuissero drasticamente.
La Ferrari ha fatto sapere che i suoi costi non superano le sue entrate, quindi è normale che per una squadra del suo livello l’uso del motore unico comporterebbe un arresto nel campo dello sviluppo, competitività e prestigio, perché il motore è storia e soprattutto è uno dei classici elementi che permette la distinzione tra un team e un altro.
Al differenza del cavallino rampante ci sono team che superano i loro redditi con i costi che vengono annualmente sostenuti per permettere alle proprie auto di correre in campionato. La FIA è propensa ad ascoltare i diversi team e quindi a prendere delle decisioni che siano apprezzate da tutti, ma ovviamente se questo non dovesse accadere sarà suo impegno far di tutto per poter ridurre i costi e quindi per poter permettere a tutti di partecipare alle gare annuali.