Quattordicesimo con un misero bottino di nove punti: il bilancio di Robert Kubica a Mondiale quasi in archivio non è certo positivo: dopo la marcia spettacolare dello scorso anno – quando vinse un gran premio e riuscì a mettere in archivio la bellezza di 75 punti – per il 24enne pilota polacco il 2009 è stata la stagione del ridimensionamento.
Che non sia dipeso da lui, è poco ma sicuro: la Bmw Sauber, quest’anno, non ha certo brillato, cominciando a ingranare solo dalla seconda parte dell’anno. Quello più prolifico per pilota e scuderia. Le ambizioni di Kubica sono alte e il talento di cui dispone gli consente di immaginare scenari più rosei: essere protagonista, innanzitutto, e lottare per qualcosa di importante, quale passo successivo.
Forse per questo la decisione è stata presa: nel fermento dettato in questo periodo dal mercato dei motori, Robert Kubica ha scelto di cambiare team e approdare alla Renault, a cui toccava l’infausto compito di sostituire il partente Fernando Alonso. La scuderia francese ha vinto la concorrenza di Toyota e, dopo le recenti news tutte negative che hanno riguardato l’ex scuderia di Flavio Briatore, ecco finalmente qualcosa che serve a riportare il morale un po’ più su.
Nel 2010 Robert Kubica salirà in sella alla Renault e le prime dichiarazioni dei vertici del team sono assolutamente positive. Le rilascia il responsabile Bob Bell:
“Siamo molto felici di avere ingaggiato Robert per la prossima stagione. Sin dal suo debutto nel 2006 era sui nostri radar come uno dei piloti più promettenti della nuova generazione. La Renault ha grandi ambizioni e speranze e crediamo che Robert potrà avere un ruolo decisivo nel conseguirle”.
Simili le parole di giubilo di Kubica:
“Sono particolarmente felice, ho un legame speciale con questo team, visto che nel 2005 ho vinto il campionato Renault: è stato il mio lasciapassare per conquistare un volante in F1. Con la Renault condivido la voglia di vincere. Sono molto motivato e ottimista che insieme potremo raggiungere grandi risultati e magari lottare per il titolo 2010”.
Fernando Alonso è un ricordo che si sta sbiadendo sempre più.
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