KERS e la sicurezza in pista

Quando si parla di sicurezza, non si parla solo di quella relativa ai piloti di Formula Uno, ma ben si anche di tutti coloro che assistono ai vari Gran Premi. In particolare in questi giorni si è assistito ad una proposta per sollecitare la sicurezza dei vari tecnici di pista, ovvero coloro che seguono la gara dai bordi del tracciato e che intervengono in occasioni come incidenti per dare un immeditato soccorso al pilota. Con l’introduzione del sistema KERS, molti di questi tecnici si sono rivelati preoccupati, perché quest’ultima novità potrebbe procurare spiacevoli conseguenza a qualche malcapitato che intervenisse senza precauzioni.


L’anno scorso in occasione dei primi test sul circuito di Jerez, un meccanico della BMW-Sauber è stato colpito da una scarica elettrica, mentre cercava di spingere la vettura di Christian Klien all’interno del rispettivo box. Questa occasione si verificò per problemi di inesperienza, infatti i successi test non hanno riscontrato tali eventi.

Il sistema di recupero d’energia cinetica, consiste nell’immagazzinare l’energia meccanica in apposite batteria, in modo che su richiesta del pilota, questa energia possa essere sfruttata per ridurre i consumi e dare maggiore potenza al motore. Essendo però un componente nuovo e molto discusso dai vati team, non riesce a convincere le sue prestazioni in ambito della sicurezza, dunque i tecnici di pista hanno chiesto alla FIA di prendere dei rispettivi provvedimenti.

La risposta immediata dalla Federazione è stata la distribuzione di guanti speciali che servirebbero a isolare le cariche elettriche, le quali potrebbero diffondersi sul telaio della macchina in casi di particolari incidenti. Ancora una volta il KERS ha spinto i pareri verso dubbi e perplessità che quest’anno con l’inizio del campionato verranno sicuramente chiariti.

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