Italia – Inghilterra finale macchiata dal razzismo

Durante questo europeo i giocatori ad ogni inizio partita si sono inginocchiati come simbolo per la lotta al razzismo. Peccato che un gesto del genere nel calcio risulta vano quando ancora una volta a farla da padrone è il razzismo. Parliamo infatti della finale disputata domenica scorsa dove l’Italia è uscita vittoriosa contro l’Inghilterra portandosi a casa la seconda vittoria al campionato europeo della sua storia. L’antisportività degli inglesi è stata dimostrata su tutti i fronti ed con gravità sempre maggiore.

Si inizia infatti con i fischi all’inno di Mameli italiano, comportamento assolutamente antisportivo da parte dei tifosi inglesi. Agli inizi della partita ci sono state colluttazioni violente tra tifosi inglesi che hanno rotto le recinzioni per introdursi illegalmente nello stadio e steward addetti alla sicurezza spalleggiati da altri tifosi regolari che non si sono fatti scrupoli a pestare chiunque gli si parasse davanti. Insomma nonostante la squadra inglese parta benissimo con un gol di vantaggio ad appena 2 minuti dall’inizio, la tifoseria non parte ugualmente bene.

Purtroppo però alla fine della partita anche i calciatori sono diventati antisportivi togliendosi dal collo le medaglie d’argento a loro consegnate, gesto che fa capire la riluttanza ad accettare una sconfitta (anche se un secondo posto e comunque un buon risultato) ed ovviamente antisportività su tutti i fronti. I tifosi poi si sono scatenati contro i 3 giocatori inglesi: Bukayo Saka, Jadon Sancho e Marcus Rashford rei di aver sbagliato i rigori che hanno sancito la sconfitta della squadra. Insulti razzisti sui profili social dei giocatori sono caduti a pioggia ed hanno anche scatenato una reazione opposta ricevendo supporto dai compagni di squadra, dalla stampa e dai tifosi buoni che hanno cercato di salvare un po’ di sportività ormai completamente compromessa. A beffare il tutto è apparsa anche una petizione con la pretesa di rigiocare la partita a causa della trattenuta di Chiellini proprio su Rashford. Insomma ci sono due cose da imparare da questi europei: l’Italia è stata sottovalutata da bene o male tutti i nemici storici e si sa che non bisogna mai sottovalutare l’avversario, ma soprattutto la migliore lezione di sportività l’ha data l’allenatore spagnolo Luis Enrique con le sue dichiarazioni. A proposito di dichiarazioni vi lasciamo con quella di Christian De Sica scritta sul suo profilo facebook:

Avete fischiato l’Inno di Mameli…
Avete sputato sulla nostra bandiera…
Avete giocato arroccati, a difesa di un fortunoso e misero vantaggio.
Avete perso sul campo di casa vostra.
Vi siete sfilati la medaglia del 2° posto dimostrando di non conoscere cosa sia la sportività…
Siete usciti dallo stadio prima che l’Italia alzasse la coppa…
Guidate a sinistra, usate miglia e libbre…
Insomma, con l’Europa c’entrate pochino…
Gli europei è giusto che li vincano gli europei. 🏆⚽️🇮🇹
Bye bye

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