Se in molti pensavano che Barrichello, vista la sua lunga carriera in Formula 1 e la grande esperienza maturata, potesse vincere a mani basse anche in Indycar è stato senza dubbio costretto a ricredersi.
Infatti dopo 4 Gran Premi corsi la classifica vede al primo posto con 180 punti l’australiano Will Power che ha saputo vincere ben 3 delle quattro gare disputate fino ad oggi.
DOMINATORE ASSOLUTO In tanti erano convinti che correndo in casa Barrichello avrebbe potuto conquistare un buon risultato e magari con un pizzico di fortuna salire anche sul podio. Invece per il brasiliano c’è stato poco da fare perché Power senza pensarci su oltre a conquistare la pole position, ha saputo imporsi anche in gara dove ha dominato dal primo giro fino all’ultimo, senza mai perdere il controllo delle operazioni e dimostrando una freddezza ed abilità fuori dal comune.
L’unico che ha tentato di creare qualche problema all’australiano è stato Ryan Hunter, il portacolori del team Andretti Autosport, che ha cercato di correre alla pari del primo della classe. Ma non ha avuto la forza e fortuna per poter piazzare la zampata decisiva per conquistare il grandino più alto del podio, arrivando cosi secondo ed a un secondo dal vincitore.
Bello ma sfortunato Dario Franchitti. Il campione in carica dopo un avvio di stagione difficile sembrava in grado di poter competere per la vittoria del Gran Premio, ma nel finale le gomme della sua Honda hanno creato non pochi problemi,permettendo cosi a Sato (ex Formula 1) di sorpassarlo arrivando cosi terzo.
Niente da fare neanche per il padrone di casa Barrichello, atteso da tutto il popolo brasiliano, che ama al pari della Formula 1 anche la Indycar. L’ex pilota della Ferrari ancora una volta non ha brillato, arrivando soltanto decimo, segno che il cambio di categoria non è ancora stato ben ammortizzato dal pilota brasiliano.
In molti ovviamente si chiedono come sia possibile ciò. Infatti guardando dall’esterno la Indycar è molto simile alla Formula 1, ma in realtà cambia moltissimo, dal modo di guida delle stesse auto, alle gomme, l’elettronica delle macchine non è stessa e soprattutto la velocità.
Infatti rispetto alle macchine della F1 quelle della Indycar sono molto più veloci, fattori che se sommati fanno chiaramente capire che per Barrichello l’attuale sarà la classifica stagione di transizione, in cui dovrà soltanto accumulare esperienza che gli servirà senza dubbio per il campionato 2013, dove in tanti potranno tornare a vedere il vero Barrichello.
Discorso diverso per Sato che, a differenza del collega carioca, ormai corre in Indycar da diverso tempo, ed in questa stagione potrebbe ritagliarsi uno spazio tutto suo alle spalle di Power che rispetto a tutti ha decisamente una marcia in più.
Tabella dei primi 10 arrivati
1. Will Power
2. Ryan Hunter-Reay
3. Takuma Sato
4. Helio Castroneves
5. Dario Franchitti
6. James Hinchcliffe
7. JR Hildebrand
8. Charlie Kimball
9. EJ Viso
10. Rubens Barrichello
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