Secondo uno studio di ricerca automobilistica, è la donna la prima vittima degli incidenti stradali, a volte anche in modo del tutto innocente. Dai dati raccolti riferiti al 2007 risulta che 150.676 vittime della strada hanno riportato un’invalidità superiore a 9 punti percentuali che ne ha modificato irreversibilmente gli stili di vita.
Le donne coinvolte in incidenti stradali che hanno riportato lesioni con invalidità oltre i 9 punti, sono state 55.336, ovvero il 37% del totale e nella maggior parte dei casi “incolpevoli“. Il presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale sottolinea la gravità della vicenda.
“Ancora oggi oltre 1.000 donne perdono la vita sulle strade italiane, anche se non sono immuni da alcuni comportamenti scorretti al volante. Va però rimarcato che spesso sono le vittime assolute della strada. Questo perché o subiscono l’incidente, o la loro vita viene rivoluzionata dal dramma di un loro famigliare. Come Fondazione Ania ci battiamo ogni giorno per contrastare il fenomeno dell’incidentalità stradale e crediamo che sensibilizzare il mondo femminile, attraverso iniziative di questa portata, possa essere utile affinché venga finalmente sollevato un grosso problema per il nostro Paese”.