Nella 65° edizione della Conferenza al Traffico e alla Circolazione organizzata dall’Aci, il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Castelli, ha sottolineato la necessità di proseguire a livello nazionale ed internazionale, con lo sviluppo delle nuove tecnologie per la mobilità e per prevenire o cercare di ridurre gli incidenti mortali sulle strade e autostrade italiane.
Come accade purtroppo nei casi degli incidenti aerei, la soluzione ideale sarebbe la scatola nera anche per le vetture.
“L’applicazione delle tecnologie più avanzate per la sicurezza dei veicoli – ha dichiarato Castelli – è di fondamentale importanza per ridurre l’incidentalità stradale. L’adozione della cosiddetta scatola nera, ad esempio, potrebbe avere un duplice effetto positivo: il primo connesso alla ricostruzione puntuale della dinamica di incidente, il secondo legato all’effetto dissuasivo sui conducenti verso i comportamenti scorretti e pericolosi. Sarebbe inoltre opportuno valutare la possibilità di rilanciare la proposta di una direttiva europea relativa all’applicazione transfrontaliera delle sanzioni per infrazioni commesse alla guida dei veicoli nei vari Paesi”.
Gli ha fatto eco Enrico Gelpi, presidente dell’Automobile Club d’Italia:
“L’apertura del Parlamento italiano verso un Codice Europeo della Strada va nella direzione più volte indicata dall’Aci: un unico testo che uniformi i comportamenti degli utenti della strada troppo spesso soggetti a regole diverse e contraddittorie da Paese a Paese. Dopo la libera circolazione di persone e merci, è ora di regolamentare con efficacia la circolazione dei veicoli all’interno dell’Unione. Bisogna creare un’unica cultura della sicurezza stradale. La sempre maggiore attenzione del Governo e del Parlamento al tema della sicurezza stradale – ha sottolineato Gelpi – è un segnale importante della volontà di intervenire alla radice del problema. Essere i primi a parlare in Europa di un Codice unico della Strada ci candida a leader della sicurezza stradale a livello comunitario. Un’ambizione che ribadiremo nella prossima Conferenza Interministeriale dei Trasporti che si aprirà a Mosca il 19 novembre, dove avanzeremo due proposte concrete in risposta alla sempre più diffusa mancanza di risorse per la mobilità: la destinazione alla sicurezza stradale di almeno la metà degli incassi delle multe per le infrazioni al Codice della Strada, e l’accantonamento per lo sviluppo delle infrastrutture stradali del 10% degli stanziamenti complessivi della Banca Mondiale e degli altri principali enti erogatori internazionali”.