Ripartire ma senza eccessivi entusiasmi e soprattutto con il dolore in fondo al cuore, così Honda e Toyota hanno riaperto la produzione dopo il tremendo terremoto di Marzo che ha scatenato lo tsunami causando circa 30 mila vittime colpendo anche la centrale di Fukushima rischiando un danno nucleare per la nazione nipponica. La ripresa è ovviamente molto lenta, e le due aziende giapponesi hanno già messo in preventivo un calo del 52,9% su base annua rispetto al 2010 e addirittura dell’81% per quella destinata al mercato interno. L’importante però era ripartire dopo un evento naturale come il terremoto che ha distrutto tutto quello che si era creato negli anni.