Bernie Ecclestone e Lewis Hamilton, la strana coppia. Prima di affrontare il secondo Gran Premio della stagione (da ieri le monoposto hanno iniziato a girare all’Albert Park di Melbourne), il sito ufficiale della Formula 1 ha pubblicato un’intervista doppia ai due inglesi: la giovane promessa da una parte e il vecchio patron dall’altra. Uno dei primi argomenti affrontati dalla coppia Hamilton-Ecclestone è stato il ritorno alle corse di Michael Schumacher che dopo tre anni trascorsi ad impegnare il tempo in ogni modo (dal freeclimbing alle gare in moto) ha deciso di rimettersi al volante di una monoposto. “Certe persone non invecchiano – ha detto il pilota della McLaren – e Schumi ha già vinto il mondiale sette volte. Questo però non significa che sarà ancora il più forte: in Bahrain è dovuto rimanere dietro al suo compagno Nico Rosberg che è andato molto veloce, soprattutto nelle qualifiche”. Il patron della F.1, però, smentisce le idee di Hamilton: “Schumacher è stato più lento solo di 3 decimi e sono davvero poco. Il suo ritorno ha fatto bene alla F.1, ma anche avere piloti del calibro di Hamilton è un ottimo motivo perché la stagione si annunci fantastica”. Pronostico per la vittoria finale? “Quest’anno c’è il miglior gruppo della storia della F.1 – risponde Ecclestone – e credo che ci siano otto potenziali vincitori del titolo. Dopo una sola gara è difficile dire chi vincerà, ma posso solo dire chi è già tagliato fuori dalla lotta: la Virgin Racing”. “Le nuove squadre non miglioreranno in modo significativo le loro prestazioni, però l’entrata nel campionato di nuovi team non può che far bene alla F.1. La differenza coi nuovi c’è e si sente, ma questo non significa che tutto il Circus non ne possa trarre beneficio”. In fondo lo scorso anno nessuno avrebbe mai scommesso sul trionfo della Brawn GP e invece…Certo, adesso Ferrari, Red Bull, McLaren e Mercedes hanno creato un divario con il resto del gruppo, ma la stagione è ancora lunga. E le sorprese non saranno certo finite.