Mancava quel pizzico di pioggia a Silverstone per ravvivare la gara di domenica. Sarà che manca il duello fra Ferrari e McLaren, ma sarà soprattutto che Adrian Newey ha saputo rendere la Red Bull la nuova forza da battere. Sin da inizio stagione la Red Bull è stata considerata la migliore vettura dopo la Brawn, ma dopo che il progettista del team anglo-austriaco ha saputo adattare il famigerato diffusore coi buchi, la monoposto guidata da Vettel e Webber è diventata perfetta sui circuiti veloci.
Tra i migliori a Silverstone ci sono principalmente le due Red Bull, con Sebastian Vettel che dimostra di avere tutte le carte in regola per diventare l’erede del connazionale Schumacher, ma soprattutto la prima guida del suo team. Forse non tutti si sono resi conto di ciò che ha fatto il piccolo tedesco. La sua vettura pesava ben 9 Kg in più di quella del compagno e di Barrichello, ma nonostante ciò oltre ad aver ottenuto la pole, ha saputo staccare ad inizio corsa i rivali segnando giro dopo giro record imbattibili.
Mark Webber sicuramente merita delle lodi, perché aver battuto la Brawn di Barrichello è stato veramente ammirevole, ma negl’occhi del pilota si legge chiaramente la sconfitta a favore di Sebastian, sconfitta che lo rende il numero 2 della squadra, nonostante il classifica il distacco è ancora poco.
Non sembra ma Barrichello è da elogiare. E’ vero che la Brawn soffre con le temperature basse, ma la verità è un’altra, infatti a differenza dei team che hanno portato pacchetti aerodinamici efficienti, la Brawn si è limitata a qualche piccola modifica, senza ottenere grandi prestazioni, tanto che Button, favorito per la corsa, non ha saputo concludere meglio della sesta posizione. Sapevamo che Rubens è fortissimo a Silverstone e domenica ha saputo dimostrare la sua bravura nel tracciato britannico.
Grande gara anche quella di Felipe Massa. Il pilota sbaglia in qualifica, ma in gara grazie al buon quantitativo di carburante, ritarda il primo pit e nello stesso tempo segna ottimi giri che gli permettono prima di sopravanzare il gruppetto di mezzo, compreso Raikkonen e poi il tedesco Nico Rosberg.
Gli ultimi complimenti vanno a Giancarlo Fisichella che grazie all’esperienza della Force India in questa pista, è riuscito a concludere la gara in decima posizione, mettendo dietro di se piloti come Hamilton, Alonso e Kubica. Un pizzico di fortuna e la zona punti era cosa fatta.
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