I Gran Premi sono una grande attrattiva ma da quando non si possono vedere in chiaro e da quando si sa “come andrà a finire” la battaglia per la pole e poi quella per il primo posto, la Formula 1 ha perso il suo appeal. Forse mettere un po’ di sale sulla coda degli organizzatori parlando di orari dei GP anticipati e GP a rischio, aiuta. Il Gran Premio a rischio, benché la mente corra subito a Monza, non è quello italiano, ma quello tedesco. A spiegare le difficoltà del Circus ci ha pensato lo stesso Ecclestone che hai microfoni di Sky Sport dichiara:
Non abbiamo ancora trovato un accordo, faremo di tutto per non perdere la gara, ma se alla fine non si andrà in Germania l’unico motivo sarà perchè non possono permettersela. Onestamente non so perchè c’è stato questo calo, mi ha sorpreso. Forse è anche perchè i tedeschi tifavano Schumacher e ora che non corre più sentono la sua mancanza.
Il GP di Germania potrebbe non svolgersi. La gara inizialmente prevista al Nurburgring, poi spostata ad Hockenheim, potrebbe non disputarsi affatto riducendo a 19 le competizioni totali. Ad Hockenheim l’anno scorso c’è stata molta meno gente del previsto.
Forse è anche per attirare più persone davanti alla TV che è stato deciso di anticipare l’orario di cinque gran premi: in Australia si correrà a partire dalle 16 e non dalle 17 ora locale. In Cina e in Giappone si partirà alle 14 e non più alle 15 dai circuiti di Shanghai e Suzuka. A Sepang la gara inizierà alle 15 e non alle 16 e in Russia si partirà alle 14 invece che alle 15. Il riferimento è sempre all’ora locale.