La Red Bull si è smarrita. A Monaco non ci sono stati miglioramenti durante le prove libere. Webber ha finito le due sessioni rispettivamente in tredicesima e settima posizione, mentre Vettel ha fatto segnare il nono e decimo tempo.
L’australiano ha spiegato le difficoltà della RB8, ammettendo che la pole del sabato è irraggiungibile, in quanto le drastiche condizioni causate dalla pioggia non hanno permesso di comprendere le varie incognite della macchina:
UNA RED BULL IN DIFESA – Mark Webber ammette che la sua squadra non ha le carte per piazzarsi in prima fila, perché esistono macchine come McLaren, Lotus e Ferrari che sono nettamente più veloci. Il vero problema per la squadra campione del mondo è l’incomprensione dei problemi che non permettono di eguagliare le prestazioni degli altri
Non è stato facile per noi. Abbiamo tanto lavoro da fare nelle prossime 24 ore. Ci sono chiaramente alcune auto molto veloci e dobbiamo migliorare la nostra macchina.
La situazione rispetto allo scorso anno sembra essersi capovolta. Qualifiche e gara andarono a Sebastian Vettel, mentre Webber fu il pilota ad aver fatto segnare il tempo più veloce nella domenica.
ASPETTATIVE QUALIFICHE – La Red Bull ha necessità di provare su pista per poter capire i suoi problemi, ma le libere 2 del giovedì sono state condizionate dalla presenza della pioggia che non ha permesso alle squadre di testare come da programma:
Non siamo riusciti a fare quanto avremmo voluto, ovviamente è uguale per tutti. Questo è il modo in cui oggi è andata a Monaco.
In prospettiva delle qualifiche del sabato pomeriggio Webber ha risposto
Sarà molto difficile. Abbiamo del lavoro da fare
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