GP di Malesia: La Ferrari si scopre tranquilla. Il k.o. è già superato

La Ferrari non fa drammi. Il weekend della Malesia è da archiviare nella sezione errori di percorso. In fondo la F10 si è ritrovata a fare i conti con una strategia in qualifica fallimentare, ma la velocità della macchina non è mai stata in dubbio. Con le gomme morbide sia Alonso che Massa hanno fatto segnare tempi record: se poi fosse venuto a piovere, allora avremmo commentato un altro risultato. Magari con una vittoria a sorpresa della Ferrari. Invece a Sepang c’è stato spazio solo per il sole e oltre al danno del sabato, ad un giro dal termine è arrivata la beffa finale. Il motore della F10 di Alonso ha ceduto, confermando il pessimo feeling della Ferrari con le altissime temperature. Intanto la Red Bull ha conquistato la vittoria con Vettel e la doppietta con Webber. “Non mi preoccupano le prestazioni della Red Bull – ha poi detto lo spagnolo della Ferrari –. Se fossimo riusciti a fare una buona qualifica, saremmo stati lì davanti a lottare per la vittoria, invece dobbiamo attendere il GP di Cina per metterli in difficoltà”. A sorpresa, Alonso ha poi confessato di aver dovuto fare i conti con un problema alla frizione già dal giro di posizionamento. “Ho guidato la corsa senza frizione. In curva usciva la marcia e finivo in fosse: per inserire la marcia dovevo poi accelerare e non è stato facile gareggiare così”. E sulla rottura del motore, l’asturiano non si preoccupa: “Meglio che sia successo oggi quando ero in nona posizione; sarebbe stato peggio se fossi stato in testa. Adesso cercheremo di capire che cosa sia successo”. Stessa tranquillità anche per Massa, nuovo leader del mondiale: “Stiamo lavorando bene e il campionato è ancora lungo e anche se serve molto lavoro, non possiamo parlare di un inizio negativo”. Eppure la Red Bull (che finora ha vinto una sola gara con doppietta, esattamente come la Ferrari in Bahrain) è velocissima e per la terza volta consecutiva ha centrato la pole position. “Dobbiamo sempre sapere che gli avversari sono pericolosi e cresceranno: lotterò fino alla fine e tutto è ancora aperto”.

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