GP d’Ungheria, le parole di Arrivabene e Vettel

Raikkonen aveva il passo giusto per arrivare in vetta ma Verstappen si è messo di traverso in questa sua impresa, relegandolo nelle retrovie. Verstappen ha cambiato due volte direzione – cosa che il regolamento non prevede – e così ha lasciato a piedi il ferrarista. Ma cosa pensano in generale della gara Arrivabene e Vettel?

Le parole di Raikkonen le abbiamo già menzionate per cui vediamo cosa ha da dire Vettel sulla sua gara, finita in quarta posizione:

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“Oggi speravo di fare di più. Sono partito bene, forse anche troppo, perchè la distanza fino alla prima curva è molto lunga, quindi sono dovuto uscire dalla scia un pò troppo presto. E’ un peccato, perchè da lì in avanti sono rimasto bloccato in quinta posizione. A quel punto sapevo che tutto sarebbe dipeso dalla strategia e dalle soste e infatti abbiamo passato Verstappen anticipando il cambio gomme. A fine gara eravamo più forti, direi un paio di decimi al giro, ma sfortunatamente non abbastanza per sorpassare. Se avessi potuto avrei fatto di più, ma ci ho provato fino alla fine. Avevamo una buona strategia, sul finale il ritmo era migliorato, ma purtroppo questa è una delle piste peggiori per superare. Con una posizione migliore in qualifica penso che saremmo saliti sul podio senza problemi. Non siamo contenti di finire quarti, perché corriamo per vincere, dobbiamo ancora migliorare in diversi punti, anche se penso che la differenza con Mercedes non sia così grande. Sembra che loro gestissero meglio le gomme e questo vantaggio, nell’arco di molti giri, si traduce in un certo divario.”

E Arrivabene, ancora perplesso riguardo l’uso del regolamento, spiega:

“Oggi abbiamo assistito ad una bella reazione da parte dell’intera squadra. Una volta di più abbiamo dimostrato di non arrenderci mai. I nostri piloti hanno corso in maniera egregia, dando veramente il massimo. Se Seb avesse potuto sfruttare una migliore posizione di partenza, il risultato finale sarebbe stato sicuramente diverso. Quanto a Kimi, ha dimostrato di meritarsi in pieno il rinnovo del contratto. Detto ciò, se non raggiungi il podio non puoi essere soddisfatto, e infatti non lo siamo, ma questo non significa che non siamo pronti a lottare fino alla fine.”

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