Non c’è che dire. Il tracciato di Abu Dhabi ha riservato diverse sorprese. La prima è stata il ritorno alla vittoria del già campione del mondo Kimi Räikkönen su Lotus-Renault che conquista il gradino più alto del podio per la prima volta in questa stagione e lo mantiene ancora in gioco per la lotta al titolo mondiale piloti (anche se sarà dura). Secondo posto per Alonso che fa il suo, ancora una volta, con la Ferrari numero 5. Terzo gradino del podio per uno strabiliante quanto fortunato Vettel su Red Bull Racing-Renault, partito dai box invece che dall’ultima piazzola della griglia, che nel finale di gara (giro 52 su 55) supera Janson Button su McLaren-Mercedes.
L’altra vera sorpresa della gara, dopo la scalata al podio del campioncino tedesco, è l’uscita di scena del pole man, Lewis Hamilton, che dopo il primo posto dello scorso anno deve abbandonare la pista per un problema alla sua McLaren Mercedes a meno di metà gara.
Quinto posto per Pastor Maldonado su Williams-Renault davanti a Kamui Kobayashi su Sauber-Ferrari. Gara anonima per Felipe Massa su Ferrari, settimo, che guadagna i riflettori per un testacoda al giro 26 a causa di un rientro in pista di Webber che aveva appena fatto a “sportellate” in stile GT (in realtà si è trattato di un gomma contro gomma) con Maldonado. Situazione che ulteriormente favorito la rimonta di Vettel aiutato anche da ben due ingressi della Safety Car. Bruno Senna, ottavo su Williams-Renault, precede la Force India di Paul Di Resta. Chiude la top ten Daniel Ricciardo su Toro Rosso.
Un GP in cui se ne sono viste di tutti colori. Due problemi all’alettone anteriore per Vettel. Il primo in un sorpasso, il secondo sotto regime di Safety Car per lo spettacolare incidente che ha coinvolto Nico Rosberg su Mercedes decollato sulla HRT-Cosworth di Narain Karthikeyan dove, per scansare una vettura, il pilota della Red Bull Racing ha dovuto colpire in pieno, distruggendolo, il segnale che indicava la possibilità di apertura del DRS.
Mark Webber su Red Bull Racing-Renault ha dovuto abbandonate la corsa, insieme a Romain Grosjean su Lotus-Renault, a causa di un incidente innescato da un sorpasso azzardato nei confronti di Paul Di Resta di Sergio Perez su Sauber-Ferrari poi penalizzato con uno Stop&Go.
L’uscita di scena di Webber deve rimandare la festa Red Bull per il campionato costruttori che si sarebbe potuto chiudere oggi. Per quanto riguarda il campionato piloti, invece, Vettel mantiene la testa con 255 punti, ma vede ridotto il suo vantaggio a 10 punti con Alonso che insegue a 245 punti quando sono ancora a disposizione solo 50 punti.
Ora da tempo che non si vedeva una gara così avvincente e ricca di episodi e sorpassi. Non resta che sperare che il divertimento (almeno per gli spettatori) si ripeta tra due settimane (16-18 novembre) durante il penultimo GP della stagione in U.S.A. ad Austin. Tracciato dove si correrà per la prima volta e dove le scuderie dovranno indovinare i giusti assetti. Forse, da un circuito sconosciuto come quello americano, potrebbe trarre vantaggio la Ferrari grazie all’esperienza di Alonso ed alle sue indubbie capacità di interpretazione dei tracciati.
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