La vera gara è cominciata al 18mo giro e se fosse stato per Webber forse non sarebbe mai iniziata, perché l’australiano, diversamente da Hamilton che fremeva dalla voglia di tuffarsi nell’acqua, non voleva correre. Mark Webber chiude amaramente la sua domenica Coreana quando all’ingresso della safety car sbaglia e va in testa coda, vedendosi inevitabilmente scontrato da Rosberg, quest’ultimo autore di un buon sorpasso iniziale su Hamilton.
Vettel primo, Alonso secondo ed Hamilton terzo. La pista continua ad asciugarsi, mentre in tv compaiono i primi pronostici che intravedono il tedesco leader in classifica.
Per la prima volta in campionato assistiamo ad uno Schumacher aggressivo, ma solo nella fase iniziale, quando sfrutta il suo assetto per sorpassare Kubica. Il sette volte campione del mondo finirà alle spalle del podio con la migliore prestazione nella sua seconda carriera sportiva.
Ennesimo ritiro per Trulli, per problemi sempre risalenti al sistema idraulico. Al 27mo giro Button perde la quinta posizione, mentre Luca Di Grassi si ritira. Jenson nella speranza di ripetere ciò che è successo in Cina ed in Australia monta le intermedie, scelta che non lo pagherà al termine della gara, in quanto il pilota finirà oltre la top ten.
Poi al 31mo giro è Buemi a costringere la safety car a ritornare in pista, per via dell’incidente con Glock. Nel frattempo i piloti sfruttano l’occasione per sostituire i pneumatici. Per la prima volta in quest’anno la sorte non grazia la Ferrari, infatti si riscontrano problemi all’anteriore destra di Alonso che costringerà il pilota a rientrare alle spalle di Hamilton.
Sarà stata la pressione o forse il caso, ma nel giro seguente Alonso riprende la seconda posizione grazie ad un errore del pilota McLaren, mentre Felipe Massa si accoda al gruppo.
La gara procede con dei tira e molla, il record su giro viene alternato tra i primi 4 fino a quando i tecnici della Ferrari comunicano ad Alonso di risparmiare le gomme, propense al consumo per via del surriscaldamento della pista quasi asciutta.
Al 41mo giro tocca a Petrov, ulteriore ritiro per il pilota russo. Poi il colpo di grazie alla Red Bull arriva sei giri dopo. Lo spagnolo della Ferrari si avvicina costantemente al tedesco quando i primi segnali di fumo indicano la rottura del propulsore del giovane Sebastian. A confortare il pilota sarà Marko che lo attenderà sconsolato ai box.
Mentre Alonso gestisce la sua gara, Suttil autore di una gara nervosissima si scontra con Kobayashi, mentre Hulkenberg ed Alguersuari si sfidano per la decima posizione, vinta alla fine dal tedesco.
Alonso vince la gara, Hamilton lo segue e Massa dopo tanta astinenza ritorna sul podio confermando la sua presenza in questa lotta al mondiale, ma soprattutto riaprendo una piccola speranza per il titolo costruttori che mai nessuno avrebbe pensato. Schumacher quarto, poi Kubica e finalmente Liuzzi con la Force India in sesta posizione permette un lieve respiro alla sua squadra, attanagliata da Barrichello finito ottavo. Kobayashi conclude ancora una volta la gara avanti ad Heidfeld, finendo nono e precedendo la seconda Williams.
F1 GP Corea, ordine di arrivo
Pos Pilota Team Tempo
1. Alonso Ferrari 2h48:20.810
2. Hamilton McLaren-Mercedes + 14.999
3. Massa Ferrari + 30.868
4. Schumacher Mercedes + 39.688
5. Kubica Renault + 47.734
6. Liuzzi Force India-Mercedes + 53.571
7. Barrichello Williams-Cosworth + 1:09.257
8. Kobayashi Sauber-Ferrari + 1:17.889
9. Heidfeld Sauber-Ferrari + 1:20.107
10. Hulkenberg Williams-Cosworth + 1:20.851
11. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari + 1:24.146
12. Button McLaren-Mercedes + 1:29.939
13. Kovalainen Lotus-Cosworth + 1 giro
14. Senna HRT-Cosworth + 2 giri
15. Yamamoto HRT-Cosworth + 2 giri