Sebastian Vettel su Red Bull chiude anche il GP Corea 2013 sul gradino più alto del podio. Per gli altri piloti che hanno preso parte alla gara non c’è stato davvero nulla da fare. La supremazia del tedesco, ancora una volta autore di un Grand Chelem, ricorda quella di un suo noto connazionale durante il periodo d’oro della Ferrari.
Male, anzi malissimo, quest’ultima con l’uscente Massa, nono, che al via perde il controllo della monoposto e centra la fiancata del compagno di squadra, Alonso, sesto, che limita al minimo i danni riuscendo ad allargare la traiettoria e perdendo qualche posizione persa.
Chiudono il podio le velocissime Lotus di Kimi Räikkönen, secondo dopo una partenza dalla nona piazza, e di Romain Grosjean, terzo. Velocissime le monoposto e i loro piloti, ma, comunque, mai quanto la super Red Bull di Vettel.
Neppure più ingressi della Safety Car sono riusciti a mettere i bastoni tra le ruote a Vettel. Tantomeno l’assurda incompetenza dell’organizzazione di pista coreana. Infatti, i commissari di pista, per ripulire la pista dai detriti di uno pneumatico esploso alla McLaren di Sergio Perez, sono riusciti a perdere un tempo in cui probabilmente a Montecarlo avrebbero lucidato l’intero tracciato. Inoltre, hanno lasciato ardere, come fosse una monoposto da barbecue, la vettura di Mark Webber, questa volta affidabilissima, ma centrata da Sutil al 36° giro. E per completare la torta con una bella ciliegina, mentre la Safety Car era ancora ai box, hanno fatto entrare sul tracciato una Jeep che il tedesco della Red Bull si è trovata improvvisamente davanti con conseguente “inchiodata” fortunatamente senza alcuna conseguenza.
Tornando alle Rosse, la gara di Massa è stata ancora una volta utile solo a consumare treni di gomme e carburante, mentre Alonso ha ingaggiato nelle tornate finali un duello fino all’ultimo giro con Lewis Hamilton, quinto su Mercedes, senza però riuscire a superarlo. Quest’ultimo ha dovuto non solo guardarsi dallo spagnolo, ma anche non perdere il contatto con Nico Hulkenberg, alla fine quarto sulla sua Sauber. Lo spagnolo in rosso è stato chiuso nella top ten dalle due Mercedes. Nico Rosberg, settimo sull’altra Stella, ha infatti superato nel finale la McLaren di Janson Button, ottavo. L’ultimo dei primi dieci è il compagno di squadra dell’inglese della McLaren, Sergio Perez.
La classifica piloti dice che Sebastian Vettel saldamente in vetta con 272 punti, ben 77 in più dell’inseguitore spagnolo della Ferrari a 195. Alonso è seguito dal futuro vicino di box, “Ice Man”, che con il secondo posto di oggi tocca quota 167 punti superando Lewis Hamilton a 161. Molto più imbarazzante la classifica costruttori. La Red Bull supera i 400 punti (402 per l’esattezza) seguita da una Ferrari in affanno a 284 punti che sente il fiato sul collo della Mercedes ad appena un punto di distacco.
Giusto il tempo di attraversare il Mar del Giappone e, tra un settimana, il Circus sbarcherà a Suzuka (immagine sopra) dove Vettel, con un po’ di fortuna, potrebbe laurearsi per la quarta volta consecutiva campione del mondo di Formula Uno. I sogni di Alonso e della Ferrari stanno per infrangersi ancora una volta.