Tra qualche settimana la Formula Uno andrà in Bahrain e correrà. Questo è quanto stato deciso dalla FIA che ha deliberato la sua decisione in un comunicato ufficiale.
Nonostante la Federazione rimane convinta sull’argomento sicurezza, l’opposizione ha in questi giorni manifestato chiaramente contro il Gran Premio, in particolare alcuni manifestanti hanno sfilato per le strade vestiti da piloti di F1. Lo sport si appresta così ad affrontare uno dei momenti più delicati della sua storia. Tra i protagonisti si spera che tutto proceda senza strani episodi, ma atti terroristici e proteste violenze non sono da escludere.
FIA E BAHRAIN – Così come ha deciso questo inverno il Consiglio di Sicurezza, il calendario di F1 2012 rimane invariato. La FIA ha scritto
La FIA deve prendere decisioni razionali sulla base delle informazioni che ci vengono fornite dalle autorità del Bahrein e dal detentore dei diritti commerciali. Inoltre abbiamo cercato di valutare la situazione in corso in Bahrain. l presidente Jean Todt ha guidato una task force nel Regno nel novembre 2011, incontrando un gran numero di responsabili politici e di opinion makers, tra sciiti, membri eletti del parlamento, il presidente della Commissione indipendente d’inchiesta Bahrain, ambasciatori dell’Unione Europea, il principe ereditario, il ministro dell’Interno e molti membri della comunità imprenditoriale.
Tutti hanno espresso il loro desiderio per il Gran Premio di andare avanti nel 2012, e da allora, la FIA si è mantenuto in stretto contatto con tutti questi interlocutori. Lontano dagli occhi del pubblico, la FIA ha ricevuto note informative periodiche sulla sicurezza, dai più alti funzionari diplomatici con sede nel Regno, nonché da altri esperti indipendenti.
Il calendario 2012, come presentato dal CRH, è stato ratificato dal World Motor Sport Council (Consiglio Mondiale) nel settembre 2011. Da allora nessuna richiesta da parte della Commissione F1 o dal CRH è stata fatta per rinviare o annullare il Gran Premio del Bahrain.
Sulla base delle informazioni attuali la FIA è convinta che tutte le idonee misure di sicurezza sono in atto per la gestione di un evento di Formula One World Championship in Bahrain.Di conseguenza, la FIA conferma che il 2012 Gulf Air F1 Gran Premio del Bahrain andrà avanti come previsto
UN GRANDE RISCHIO – Lo slogan dell’evento sportivo è stato intitolato da gli organizzatori ‘unif1cation’. Questo perchè il GP è visto come elemento di unione all’interno del paese, ma è anche vero che la Formula Uno dovrebbe astenersi da questo genere di cose, perchè è chiaramente scritto nello statuto della FIA che bisogna non intromettersi in qualsiasi manifestazione razziale, politica e religiosa. L’utlima volta che in F1 è stato violato questo principio è stato durante il Gran Premio di Turchia del 2006, quando durante la premiazione della gara è stato fatto salire Mehmet Ali Talat nelle vesti di Presidente della Repubblica di Cipro del Nord, una Repubblica che non è riconosciuta dalle organizzazioni internazionali.
E’ chiaro che adesso l’opposizione vedrà il proseguio dell’evento come una minaccia, perchè se tutto andrà avanti così come hanno deciso i vertici, l’opposizione assumerà un’immagine di sconfitta. Proprio per questo motivo non sono da escludere atti di violenza o addirittura sequestri così come avvenne a Cuba nel 1958 quando Fidel Castro fece sequestrare il Campione del mondo Manuel Fangio.
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