F1 2012, Gran Bretagna alza voce contro Bahrain


La Formula 1 non deve andare in Bahrain. Questo è quello che otto membri del parlamento inglese, sette dai quali provenienti dalla House of Lords, hanno voluto ribadire presentando una lettera al Times. Il Gran Premio è previsto per fine aprile, ma la recente instabilità politica e la delicatissima situazione in medio oriente, ha portato gli inglesi a lanciare questo appello diretto alla FIA e Bernie Ecclestone.

Le preoccupazioni si fanno sempre più forti, perché la Formula 1 non può mettere a rischio mezzi, materiali e soprattutto la vita delle persone. La stabilità nel Bahrain non è sotto controllo, già a dicembre quando una task force FIA formata da Jean Todt, Damon Hill e altri funzionari si era recata li, ottenendo un’impressione poco chiara dalla situazione complessa del paese.



MESSAGGI NEGATIVI – Se il Gran Premio di F1 venisse svolto regolarmente, si invierebbe a al mondo intero l’idea che in Bahrain la situazione fosse normale, ed invece non è così. Per altro i problemi non riguardano solo l’interno del paese, infatti gli esperti del Medio Oriente sostengono che sia sempre più probabile un attacco di Israele a gli armamenti dell’Iran, un gesto che potrebbe rivendicare un contrattacco iraniano verso le basi americane stanziate proprio nel Bahrain.

La lettera inviata al giornale inglese aveva i seguenti punti chiave:

Notiamo con preoccupazione la decisione della Formula 1 di andare avanti con la gara in Bahrain prevista per aprile.
La perdurante crisi politica in Bahrain è una fonte preoccupante di instabilità nella regione del Golfo e la mancanza di qualsiasi iniziativa verso la riconciliazione politica riguarda coloro che desiderano vedere il Bahrain nella direzione di una maggiore responsabilità democratica
Data l’attuale situazione disastrosa, con proteste di piazza quotidiane e la morte di più civili, non crediamo che sia giusto per la Formula 1 ritornare nel Bahrain.
Il Bahrain è un centro commerciale e finanziario importante in Medio Oriente, ma questo comporta una maggiore responsabilità. I diritti umani e la stabilità economica vanno di pari passo e il governo del Bahrain deve fare di più per convincere gli eventi internazionali e le corporazioni che il Bahrain è un posto stabile per fare affari.
Esortiamo la FIA a riconsiderare la sua decisione di proseguire la gara

Photo credits | Getty Images

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