GP Bahrain 2012, Hackers attaccato sito della F1

di gianni puglisi Commenta

Il famosissimo gruppo di HackerAnonymous’ ha annunciato di voler attaccare ed oscurare il sito ufficiale della Formula Uno, per schierarsi dalla parte del popolo che da mesi protesta contro il regime Sunnita.
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Intanto dal Bahrain è arrivata la notizia che la Force India non ha preso parte alle libere 2, in modo da evitare che i meccanici e gli altri uomini della squadra raggiungano in tarda serata il loro hotel. Per le qualifiche e la gara di domenica la squadra dovrebbe essere presente regolarmente.


gara bahrain 2012
IL POPOLO DI INTERNET – La situazione in Bahrain a quanto pare ha coinvolto anche i cavalieri neri della rete globale. Gli hackers del gruppo Anonymous hanno spiegato di essere stufi nell’assistere agli atti di violenza del governo contro i manifestanti. Atti che attraverso l’uso di gas lacrimogeni hanno portato dall’anno scorso fino ad oggi, la morte di diverse persone. Contrari all’uso della violenza, al regime sunnita che non realizza quelle che sono le richieste di libertà della maggioranza sciita, contrari ad un governo ritenuto non legittimo per via delle diverse violazioni in tema di diritti umani, gli appartenenti al gruppo hanno presentato così il loro ingresso in battaglia:

L’occasione di Anonymous per rilanciare l’Operations Bahrain sarà in questo spregevole Gran Premio di Formula Uno che si terrà il 22 di aprile…..

Gli autori hanno dunque annunciato il blocco del sito internet, nonché un bombardamento delle caselle di posta elettronica aventi a che fare con la Formula Uno. Effettivamente da venerdì pomeriggio se si cerca di andare sul sito ufficiale è contastabile l’impossibilità di navigare tra le pagine . Non si può accedere a nessun contenuto.

force india piloti
IL PARERE DEI PILOTI – Si è già visto il parere contrario di Damon Hill, l’ex campione del mondo, ma anche Nico Hulkenberg si è contraddistinto per aver dimostrato di essere sulla stessa linea del britannico

Non saremmo dovuti essere messi in questa posizione. Non è giusto che questo genere di cose accadono. Siamo qui per correre. La F1 è un intrattenimento e un business. Che sia giusto o no io non lo so davvero. E’ difficile da dire. Io non sono un politico. Non è giusto che dobbiamo preoccuparci

Photo credits | Getty Images

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