Ne abbiamo accennato qualcosa un mese fa, adesso è arrivato il momento di parlare in modo approfondito di questa nuova scoperta del mondo dei motori che apparterrà al prossimo futuro. La GM svela infatti la EN-V, pesa 500 kg, è lunga 1,5 metri , è connessa, e più che una macchina sembra una postazione di una navicella spaziale, che secondo gli esperti potrà essere sul mercato tra 20 anni, cioè nel 2030. Nelle aree urbane si concentrerà più del 60% degli otto miliardi di persone che popoleranno il mondo. Per questo motivo saranno molti i problemi che si dovranno affrontare per far fronte ad una domanda sempre in crescita di servizi pubblici, tra cui anche quelli legati alla mobilità”. Partiamo dal nome: “EN-V” sta per Electric Networked-Vehicle, ossia una macchina elettrica a due posti connessa ad un network di altri veicoli omologhi, affinché nelle città di domani si possano evitare preoccupazioni in merito a traffico, ricerca del posto per il parcheggio e qualità dell’aria. Nel DNA c’è l’unione tra conversione elettrica e connettività, a garanzia di una soluzione di mobilità urbana che preveda l’assenza di petrolio, emissioni, traffico e incidenti, affinché l’esperienza di guida si trasformi in qualcosa di sempre più piacevole e distintivo”. Dal punto di vista tecnico, l’energia a zero emissioni utilizzata dai motori è fornita da una batteria agli litio-ioni. La ricarica può essere effettuata tramite una tradizionale presa domestica, permettendo all’EN-V di percorrere un massimo di 40 km con un singolo ciclo.
GM, ecco la EN-V la vettura spaziale del 2030…
di 27 Marzo 2010Commenta