La nuova Gumpert Tornante è finalmente libera di svelare il proprio aspetto fisico: la presentazione della nuova supercar della casa automobilistica tedesca è avvenuta al Salone di Ginevra 2011, alcuni giorni fa, e anticipa la produzione ufficiale, che inizierà durante il prossimo anno (in un punto imprecisato del 2012). La nuova Tornante affianca Gumpert Apollo, da cui ha preso il telaio e l’impianto sospensivo, nonché il propulsore benzina; molto diverso è, invece, il design: questo per il fatto che la nuova Gumpert Tornante è stata modellata dalla società italiana Carrozzeria Touring Superleggera, che ha dato vita a questo linguaggio estetico piuttosto spigoloso e alla carrozzeria vigorosa.
La nuova Gumpert Tornante, dunque, è una fastback molto più leggera e squadrata, visivamente parlando, della coupé con cui condivide una parte della meccanica, proprio perché non è stata disegnata dalla stessa mano: la caratteristica più evidente ed affascinante di questa nuova supercar? Le portiere ad apertura verticale (ad ali di gabbiano, in gergo tecnico). Dietro la fibra di carbonio del corpo della nuova Tornante, una monoscocca nello stesso nobile materiale ed una gabbia (space frame) in alluminio del tipo al cromo-molibdeno, che garantiscono rigidezza ed, insieme, leggerezza (la nuova Gumpert Tornante pesa attorno a 1.300 chilogrammi).
Il motore centrale di Tornante è lo stesso di Apollo e viene direttamente dallo scaffale della casa automobilistica Audi (il fondatore di Gumpert lavorò, in passato, proprio per la società di Ingolstadt). Un 4,2 litri, otto cilindri a V, sovralimentato, che sforna 700 cavalli e 900 newtonmetri di coppia massima (le prestazioni non sono state dichiarate), affiancato ad una trasmissione automatica sequenziale a sei marce. Ogni altra informazione è ancora misteriosa: Gumpert Tornante sarà meglio descritta in occasione del lancio, ma non escludiamo che già prima del termine dell’anno alcune indiscrezioni ci dipingano questa supercar teutonica, venuta per sfidare apertamente Ferrari FF, Pagani Huayra, Lamborghini Aventador LP 700-4 e Aston Martin One-77.
Foto: Autoevolution