La situazione nella centrale nucleare di Fukushima in Giappone sta peggiorando di giorno in giorno, oltre alle 22 mila vittime e al gran numero di dispersi, travolti dallo tsunami, il problema principale è quello della contaminazione degli alimenti, dell’acqua e dei beni materiali. A rischio non solo le auto prodotte In Giappone, tra cui Volvo, Ford, Opel, GM, Renault e PSA Peugeot-Citroen . Su questo argomento il dottor Picano è stato molto chiaro: “E’ un dato di fatto che uomini e cose provenienti dal Giappone dopo l’11 marzo sono risultati contaminati, anche se erano rimasti a centinaia di chilometri dal reattore di Fukushima”. Tuttavia non bisogna allarmarsi: “la quantità di radioattività, rilevata ad esempio sulle valige in arrivo all’aeroporto di Chicago da Tokyo, era minima, tale da corrispondere all’equivalente di dose di poche radiografie del torace”. A questo punto, riguardo alle auto (o pezzi di auto) si può dire che ad oggi “i livelli di contaminazione, se ci sono, presumibilmente sono minimi, e di impatto sulla salute molto limitato, configurando di fatto un rischio ‘quasi zero’ per la salute”.