La società statunitense General Motors e la società francese Gruppo PSA (di cui fanno parte Peugeot e Citroen), secondo alcune insistenti indiscrezioni, potrebbero stringere entro breve tempo un accordo: le voci non sono ancora state confermate né dai manager del colosso americano, attuale primo produttore mondiale di automobili, né dal management del gruppo d’oltralpe, ma pare che il CEO di Peugeot, Varin, abbia visitato il quartier generale di GM, in occasione di una cena avvenuta a lato del Salone di Detroit 2012. A gettare benzina sul fuoco è anche Xavier Bertrand, Ministro del Lavoro francese, che ha confermato i contatti tra le due società ed ha definito quasi certo un accordo. Ma che tipologia di relazione potrebbero stringere tra loro General Motors e Gruppo PSA, separati da un oceano e ben distanti anche per area di interesse?
ACCORDO CON OPEL General Motors, secondo le indiscrezioni, potrebbe usare questo accordo per la propria controllata europea, cioè Opel, che non verte in buone acque (la casa automobilistica tedesca continua a causare volumi molto pesanti di perdite al colosso statunitense): la partnership tra GM e Gruppo PSA potrebbe essere dunque di carattere tecnico, cioè potrebbe consistere nello scambio di tecnologie, pianali, motori, componentistiche varie e progetti tra Peugeot, Citroen e Opel. In questo modo anche la società francese potrebbe trarre benefici. Quali?
I PROBLEMI DI PEUGEOT-CITROEN Il Gruppo PSA si è visto dimezzato il proprio profitto nel 2011 rispetto all’anno precedente e questo a causa dell’eccessivo legame che stringe il costruttore al mercato europeo, in forte crisi: la società francese ha bisogno di uscire dai confini del Vecchio Continente, ma non può farlo se non con l’aiuto di un gruppo internazionale come, ad esempio, General Motors.
SFUMA L’ACCORDO CON FIAT S.P.A. Ancora non c’è nulla di certo, ma nel frattempo il titolo del Gruppo PSA è volato in borsa, oggi, arrivando a guadagnare oltre il 9%. L’accordo tra la società francese e GM non prevederebbe, secondo lo scenario dipinto dalle indiscrezioni, cessioni o acquisizioni, bensì semplicemente uno scambio di aiuti reciproci e necessari: ciò che pareva possibile tra Fiat S.p.A. e Gruppo PSA, appena alcune settimane fa, sta accadendo, con un altro interlocutore, statunitense in questo caso.
Ne sapremo di più durante i prossimi giorni. Forse.
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