In un contesto come quello odierno, in cui le risorse ambientali son diventate sempre più importanti da proteggere e la sostenibilità dei consumi è divenuta fattore fondamentale dell’esperienza di guida, ogni tentativo di produttori automobilistici di promuovere nuove tecnologie per motori non può che essere salutato con entusiasmo. Tanto più se a farlo è un colosso dell’automobile come Mercedes-Benz.
In occasione della giornata all’autodromo di Modena, dunque, Mercedes-Benz ha approfittato per sottolineare nuovamente quanto sia importante per la politica aziendale l’investimento nella tecnologia ibrida e nelle motorizzazioni alternative, al fine di stare al passo con le esigenze di un mercato sempre più green e sempre più sostenibile.
Progettato e sperimentato sin dalla fine degli anni ’80, il motore ibrido di Mercedes-Benz è presente sulle vetture dal 2009 (il primo modello a debuttare fu la S 400 HYBRID), estendendosi alle diverse famiglie: classe S, classe E, fino alla nuova C 300 BlueTEC HYBRID; il tutto a rendere l’azienda con la stella la produttrice principale di vetture ibride tra modelli premium.
D’altronde, a parlare sono essenzialmente le cifre: in R&D Mercedes-Benz spende ogni anno circa 5,6 miliardi di euro, e se il 50% (come ha orgogliosamente sottolineato l’ufficio stampa dell’azienda) va a finire nelle “green technology“, allora è segno che qualcuno ci crede davvero all’interno della compagnia.
Ed ecco, dunque, il più grande parco auto per vetture premium dotate di motorizzazioni ibride, con un mix di motore elettrico e motore termico finalizzato a ridurre al minimo i consumi senza inficiare sull’esperienza di guida. All’autodromo di Modena abbiamo avuto modo di scoprire, accanto alla Classe E BlueTEC HYBRID (che già avevamo conosciuto un po’ di mesi fa, sempre sullo stesso circuito), la vettura top gamma S 300 BlueTEC HYBIRD e, soprattutto, la nuova Classe C ibrida.
Proprio su questo ultimo modello si è focalizzata la nostra attenzione, e la guida su circuito ci ha permesso di scoprire quanto fosse stato ottimizzato il motore ibrido anche su questo nuova vettura.
Leggermente modificata nell’estetica e nelle dimensioni, snellita da una carrozzeria in alluminio che permette di risparmiare ben 100 kg rispetto al precedente modello, la nuova Classe C brilla per la possibilità di ospitare una motorizzazione ibrida associata al diesel. Come già sulla Classe E, anche il modello ibrido C affianca al motore termico e quello elettrico il cambio 7G-TRONIC PLUS ed una batteria al litio ad alta capacità, efficace nell’accumulare energia prodotta al motore elettrico e dal movimento. Quello che si ottiene, alla fine, è una vettura elegante, performante, ma “anomala” rispetto ai modelli precedenti: l’avvio silenzioso in motore elettrico o la modalità di Sailing, che permette di “veleggiare” senza il motore termico rilasciando il piede dall’acceleratore son solo due delle possibilità che un motore ibrido offre, senza però che l’esperienza di guida venga in alcun modo inficiata.
Lo abbiamo potuto, d’altronde, testare direttamente su asfalto: come già per la E, salendo a bordo della nuova Classe C non si ha l’impressione d’usare una vettura con motorizzazione ibrida. Quando però si parte e si inizia ad apprezzare il silenzioso motore elettrico e la batteria che si ricarica nelle frenate in curva, si capisce perché Mercedes-Benz ha deciso di puntare molto su tecnologie di trazione sostenibili, capaci di assicurare consumi davvero bassi (nella nostra prova non siamo riusciti purtroppo ad andare sotto i 4,2 L/100 km, ma c’è chi ha raggiunto, con diversi tentativi, consumi di gran lunga inferiori).
Insomma, ricerca e sviluppo che sembrano dare i loro frutti, con un trasferimento di competenze tecnologiche anche tra il settore corse di Mercedes-Benz e quello delle vetture su strada. Nella sua giovanissima storia in F1, infatti, Mercedes-Benz ha più volte tentato di sviluppare modelli ibridi anche per auto da corsa, ed i risultati raggiunti in termini di elementi come trazione ibrida o turbocompressione sono stati sicuramente fondamentali nella trasposizione di motorizzazioni ibride su Classe C, E, S.
Grandi programmi anche per il futuro, inoltre, con altre vetture ibride già schedulate per arrivare sul mercato entro il 2017. Tutto con una sola considerazione: la mobilità del futuro non può che essere necessariamente diversa da quella a cui siamo stati abituati. Per le vetture dei prossimi anni il progetto di Mercedes-Benz è quello di interfacciare diversi meccanismi di motorizzazione, adattabili a contesti diversi (urbano, extraurbano e a lunga percorrenza) che permettano di risparmiare sui consumi e di guidare in modo più sostenibile. La smart elettrica nel traffico cittadino, i motori BlueTEC HYBRID per le lunghe tratte, senza dimenticare il metano che – sottolinea Mercedes-Benz – non è sparito fra i piani dell’azienda: il prossimo futuro dell’automobile, almeno per la casa con la stella, è necessariamente eco-friendly e mirato al risparmio sui consumi. Un leit-motiv che finirà per contagiare anche le altre case produttrici, aprendo così in poco tempo scenari a cui sembrava quasi fantascientifico pensare fino a pochi anni fa.