Sono alcune immagini ufficiali a ricordarci che Kia ha sviluppato una nuova concept car per il Salone di Francoforte 2011, che in mezzo a questo continuo susseguirsi di novità avevamo dimenticato. Un prototipo che prefigura una coupé o una coupé a quattro porte o comunque un modello non convenzionale e molto particolare. Un prototipo che anticipa l’evoluzione del brand sudcoreano, pronto a lasciarsi definitivamente alle spalle gli anni passati marginalmente e a diventare un marchio importante in Europa, in Asia, in Nord America (dopotutto, il Gruppo Hyundai-Kia è il quinto a livello planetario e, grazie a nuovi modelli e a nuovi linguaggi stilistici, sta impensierendo molti colossi del mondo dell’automobile).
La nuova Kia GT – è questo il suo nome, che si può sciogliere così: Kia Gran Turismo – non rinnega la sua appartenenza al brand, con uno stile che ricorda quello spigoloso e piuttosto rigido di tutti i nuovi modelli della casa automobilistica orientale: nella parte frontale ci colpiscono il fluido cofano e i gruppi ottici intersecati e fusi con il metallo della carrozzeria, mentre nella parte posteriore restiamo colpiti dal portellone molto forte e dalla forma nerboruta del corpo (siamo un pizzico contrariati, però, per questo veloce e forse poco armonico cambiamento di stile tra il frontale e la coda della nuova Kia GT, ma tolleriamo le stravaganze delle matite dell’azienda dato che si tratta di una concept car). All’interno dell’abitacolo l’ambiente viene dominato da un’estrema pulizia: pochi sono gli elementi presenti, tutti raccolti attorno al pilota (ovviamente, questo spazio particolare non sarebbe trasferito su una probabile vettura da produzione senza cambiamenti: è fin troppo scarno).
La nuova Kia GT viene dotata di un motore 5.0 litri V8 benzina, proveniente dallo scaffale Hyundai: si tratta di un propulsore aspirato, capace di produrre 430 cavalli.
Per ora non sappiamo che questo della concept car Kia. Ah, quasi dimenticavo: la nuova GT sarà seguita da un nuovo prototipo al Salone di Detroit 2012, che forse ci spiegherà meglio il progetto del brand per il proprio futuro.
Jaylin 1 Aprile 2017 il 19:04
Well done to think of someihtng like that