Mentre noi ci occupavamo della nuova BMW M5 Concept, che la casa automobilistica dell’Elica di Monaco ha presentato al Salone di Shanghai 2011, il comparto sportivo Motorsport proseguiva nello sviluppo della versione pronta per la commercializzazione: questa seconda declinazione sarà svelata solennemente al Salone di Francoforte 2011 (che si svolge in Germania tra il 15 settembre ed il 25 del medesimo mese) e solo successivamente, cioè prima della conclusione dell’anno, la nuova BMW M5 verrà introdotta sul mercato. La testimonianza che la messa a punto della nuova generazione della berlina sportiva prosegue senza sosta viene da questa galleria di foto spia e da questo video ufficiale: entrambi hanno per protagonista principale la nuova BMW M5.
Non ci saranno grandi differenze tra la concept car anticipatrice e la vettura destinata alla commercializzazione: la nuova BMW M5 sarà caratterizzata, alla stessa maniera del prototipo, da un pacchetto di personalizzazione sportivo, in evidenza nella parte anteriore, nella parte laterale e nella parte posteriore della berlina di segmento E Premium. Cerchi in lega neri, terminali di scarico in vista e spoiler accentuato completano la trasformazione della nuova M5 da tre volumi elegante e raffinata a modello aggressivo e nervoso. Purtroppo, non possiamo avere accesso alla parte interna della vettura: la nuova BMW M5 sarà dotata di un abitacolo molto simile a quello di BMW Serie 5 da cui deriva, reso più sportivo da alcuni elementi, concepiti proprio per dare all’atmosfera dello spazio abitativo maggiore dinamismo.
La nuova BMW M5 sarà equipaggiata con il più moderno propulsore V8 del comparto sportivo Motorsport: un 4,4 litri benzina sovralimentato, che è capace di sviluppare – nel caso specifico di BMW M5 – un totale di 560 cavalli, trasferiti all’assale posteriore e gestiti da una trasmissione robotizzata a sette marce doppia frizione. Gli interventi dei tecnici Motorsport, di carattere meccanico, però, non si fermano qui e si spingono anche sino all’impianto sospensivo e all’impianto frenante (entrambi potenziati in maniera direttamente proporzionale all’incremento di potenza).
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