Ancora due giorni e poi si torna a fare sul serio. La Formula 1 si appresta a terminare la prima sosta dopo l’impegno in Bahrain che ha segnato l’inizio della stagione 2010. Da venerdì a Melburne le macchine torneranno in pista per il Gran Premio d’Australia: il circuito cittadino australiano è uno dei tracciati più emozionanti del calendario e i team sperano di poter ottenere importanti conferme dalla seconda uscita stagionale. La Ferrari cerca la seconda doppietta, anche se ci sarà da tener sotto controllo il riscaldamento del motore che dopo Sakhir ha messo in allarme i tecnici di Maranello; la Red Bull si conferma come la candidata alla vittoria, ma quel problema meccanico sulla vettura di Sebastian Vettel ha fatto capire che la velocità senza l’affidabilità è inutile. Anche McLaren e Mercedes GP arrivano in Australia con grandi propositi, visto che nella scorsa settimana i due team hanno continuato a lavorare sull’evoluzione delle vetture. Ma a Melbourne il segreto starà nel controllo del carburante: il nuovo regolamento vieta infatti il rifornimento di benzina durante la gara e quindi sarà ancora fondamentale calcolare il quantitativo di carburante da caricare all’inizio della prova. Secondo il direttore tecnico della Williams, Sam Michael, in Bahrain Fernando Alonso – vincitore del Gran Premio – sarebbe partito con dieci chili di carburante in più rispetto alla Red Bull di Sebastian Vettel: la spiegazione starebbe nella diversità di consumo. Michael sostiene che il motore Ferrari consumi più benzina di quello della Renault (che fornisce i motori alla Red Bull) e quindi la riduzione del consumo da parte del team di Maranello dovrebbe essere una priorità della scuderia, visto che anche la Mercedes consuma meno della Ferrari. Considerando i tempi sul giro, infatti, in Bahrain si è notato che la F10 è stata più veloce soprattutto nella seconda parte di gara, quando la macchina era meno carica di benzina. Se Vettel al giro 32 era più veloce di Alonso, lo spagnolo al giro 45 ha fermato il crono a 1:58.287, ossia 2” in meno del tedesco. La Ferrari sa che dovrà considerare la variabile consumo, perché la velocità è importante, ma rimanere senza benzina in mezzo alla pista sarebbe un disastro.