A poche settimane dal via del Mondiale 2012, l’Italia clamorosamente resta senza piloti in Formula 1, ciò dopo il licenziamento shock di Jarno Trulli dal team Caterham. Cosi dopo 40 anni il massimo campionato automobilistico mondiale, non avrà alcun pilota italiano, fenomeno che non accadeva dal 1970.
La decisione del team malese di licenziare il 37enne pilota abruzzese, risiede nel voler dare nuovo slancio all’intera scuderia, come confermato in una nota dal team principal Tony Fernandes
Non è stata una decisione facile quella di sostituire Jarno, per il ruolo fondamentale che ha avuto nello sviluppo del team sin dal suo arrivo, nel dicembre 2009, ma è quello che abbiamo fatto per garantire al team un nuovo slancio. Jarno ha un incredibile talento naturale al volante, ma ora è il momento di aprire un nuovo capitolo nella storia del nostro team, e Vitaly è la persona giusta per aiutarci a farlo.
LA RISPOSTA DI TRULLI Alle dichiarazioni di Fernandes, la risposta dello stesso Trulli non si è fatta attendere
Abbiamo costruito un team da zero e sono orgoglioso di aver fatto parte di questo progetto . Capisco la decisione del scuderia e auguro a tutti la miglior fortuna per la nuova stagione.
Discorso diverso per il pilota russo Vitaly Petrov
Questo è un giorno molto eccitante per me. Vorrei ringraziare tutti per avermi dato la possibilità di far parte di una squadra che ha fatto il suo debutto in F1 contemporaneamente a me. Mi sono allenato duramente tutto l’inverno e sono pronto a tornare al volante.
Cosi dopo quasi 15 anni di carriera, dopo aver guidato: Minardi, Prost, Jordan, Renault, Toyota, Lotus e Caternham, aver raggiunto il sesto posto nel mondiale del 2004, vinto un Gran Premio, essere salito sul podio 11 volte, aver centrato 4 pole position ed un giro veloce, per un totale di 246, 5 punti conquistati in carriera, il pilota nativo di Pescara, si trova senza auto a pochi giorni dal Mondiale.
Spontaneo quindi pensare che a 37 anni compiuti, lo stesso Trulli si trovi ad un bivio: continuare con le corse, oppure ritirarsi e dedicarsi ad altro. Dunque non viene difficile pensare, che il pilota abruzzese a questo punto, possa emigrare negli USA, come fatto da tanti predecessori, e magari trovare un ingaggio tra NASCAR e Formula Indy, competizioni che ad un pilota di grande esperienza come Trulli sicuramente non chiuderebbero la porta, anzi molti team sarebbero disposti a tutto pur di averlo.
Quindi cosa farà Jarno? Domanda alla quale solo lo stesso Trulli potrà rispondere, ma di fatto l’ultimo pilota italiano in Formula 1 ora non c’è più, e ciò segna una grave assenza, vista anche la buona scuola esistente nel nostro Paese.
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