“Il Mondiale è ancora lungo e non si sa mai, la storia può cambiare“. Sebastian Vettel, almeno quando pensa e riflette, preferisce non premere sull’acceleratore, ma restare ben saldo con i piedi per terra, magari facendosi aiutare dal pedale del freno: il campione del mondo, infatti, non vuole ancora parlare di un bis imminente. “Si può dire che sappiamo come si vince, lo abbiamo già fatto l’anno scorso, ma questo non significa che ci dimentichiamo tutti quei piccoli passi da compiere per arrivare al successo“.
ALLA RICERCA DELLA MASSIMA CONCENTRAZIONE – Il tedesco preferisce tenere molta alta la tensione. “Le cose possono cambiare velocemente, bastano due o tre gare negative e la storia subito diventa diversa. Se non si termina un Gran Premio non si fanno punti, bisogna rimanere attenti. Il cervello è quello dello scorso anno, non l’ho cambiato: sarebbe sbagliato sentirsi troppo sicuri. Certo, il mio sogno più grande era quello di diventare campione del mondo di Formula 1 e l’ho realizzato. E quel titolo nessuno può togliermelo, resterà lì qualsiasi cosa succederà nel futuro. Sono l’uomo da battere? Forse, ma ad un certo punto ho anche dovuto capire che c’è sempre chi ti rema contro. Ma io ho il mio obiettivo e so cosa devo fare per raggiungerlo“.
CONVINZIONE DEI PROPRI MEZZI – Per Vettel, la doppietta per il titolo mondiale, appare comunque alquanto raggiungibile. “Ovviamente siamo fiduciosi e convinti del nostro potenziale. La scorsa stagione avevamo iniziato bene il Mondiale ma poi alcune cose erano andate nel modo sbagliato, con errori qui e là. Anche io ho sbagliato. Anche quest’anno l’inizio del Mondiale è stato molto positivo per noi e sicuramente questo alla fine potrà esserci utile. Silverstone sarà una tappa decisiva: potrebbe essere un weekend positivo per noi. Ma non do per scontato il fatto di arrivare qui, centrare la pole e vincere la gara. Non è mai una cosa facile“.