La Ferrari può anche attendere, mentre l’arrivo di Lewis Hamilton, qualora si concretizzasse, non sarebbe un problema. Sebastian Vettel si tiene dunque stretto il volante della Red Bull e preferisce pensare solamente alla stagione attuale, che lo vede assoluto protagonista. Il campione del Mondo in carica, infatti, sta dominando l’annata e si avvia a vincere il secondo titolo iridato consecutivo. Con un contratto rinnovato fino al 2014, il driver di Heppenheim può infatti rimandare al mittente senza problemi le domande relative alla Ferrari, al sito della Formula 1 in una chiacchierata a cui partecipa anche Bernie Ecclestone, patron del circus. “Chiariamo le cose – replica subito Vettel – . Vincere le gare non è facile, vincere un Mondiale lo è ancora meno, a prescindere dalla squadra. Sono felicissimo alla Red Bull. Ovviamente Ferrari e Mercedes sono team leggendari, ma non sto pensando al mito in questo momento“. Infatti, il tedesco non appare per nulla preoccupato dall’eventuale ipotesi di avere alla Red Bull un pilota e compagno così competitivo perché “alla fine non è che ci sto a pensare molto. Voglio essere il migliore e per esserlo devo battere tutti, che abbiano la mia stessa macchina oppure no – ha continuato il campione del mondo in carica – Non chiederei mai alla Red Bull di ingaggiare un pilota di mio gradimento ma mi aspetto due cose da chiunque arrivi sull’altra monoposto: onestà e rispetto“. E sui tanti elogi espressi da Bernie Ecclestone per il suo modo di fare che lo rende anche molto accessibile ai tifosi, rispetto invece allo spagnolo Alonso, Sebastian dichiara: “Io mi sento un privilegiato e cerco di tenere i piedi per terra – ribatte il tedesco – Non mi sento più importante dei miei amici dei tempi delle scuole, direi solo che ho la fortuna di fare nella vita qualcosa che mi dà grande soddisfazione. Pagherei di tasca mia per guidare una macchina di Formula Uno“. “Quello che conta di più, adesso, è guardarmi allo specchio e dire: ‘Si’, sono io e sono soddisfatto di quello che vedò. E’ bello sapere che dopo Abu Dhabi non devo dimostrare niente a me stesso“, ha concluso il tedesco, facendo riferimento al Gp che nel 2010 gli ha regalato il titolo.
Formula 1, Vettel: “Io alla Ferrari? Sto bene alla Red Bull”
di 29 Giugno 2011Commenta